Perché bere tanta acqua è così importante? Come scegliere la migliore acqua da bere? Quanta berne ogni giorno? Quando si parla di questo argomento, le domande che generalmente ci si pone sono davvero numerose, e proprio per questo motivo nelle prossime righe daremo tutte le risposte.

Acqua: tutte le tipologie

Le acque destinate al consumo umano, come previsto dalle attuali normative, devono essere salubri, prive di microorganismi, parassiti o qualsiasi altra sostanza presente in quantità tale da rappresentare un pericolo per la salute. Ma cosa significa acqua “minerale”? La definizione riguarda un prodotto microbiologicamente puro, proveniente da una falda o da un giacimento sotterraneo. Questa si differenzia da quella del rubinetto per:

La comune acqua del rubinetto subisce una serie di processi di disinfezione, solitamente a base di cloro, essenziali per abbattere il rischio di malattie. In alcune situazioni questo potrebbe causare un sapore e un odore poco gradevoli, ma sotto il profilo della sicurezza è del tutto sovrapponibile a quella in bottiglia.  Ma non finisce qui, perché seppur con differenze notevoli a seconda della zona, anche l’acqua del rubinetto contiene sali minerali importanti.

La scelta tra le due tipologie di acqua dovrà essere guidata solamente dai gusti o da esigenze personali specifiche. Tra queste la copertura del fabbisogno di calcio. Ovviamente anche la comodità e il costo nettamente superiore dell’acqua in bottiglia inciderà su tale scelta, senza nemmeno dimenticare l’impatto ambientale decisamente più alto dell’acqua in bottiglia causato dall’utilizzo di bottiglie in plastica e dal trasporto su ruota lontano dal luogo di produzione.

Acqua: residuo fisso

Il residuo fisso dell’acqua rappresenta la quantità di oligoelementi e sali minerali presenti nell’acqua. L’analisi per determinare il residuo fisso viene effettuata, al termine di una serie di processi di evaporazione ed essiccamento, alla temperatura di 180°C. Per lo scopo viene preso un campione, solitamente di 1 litro, precedentemente filtrato con la finalità di eliminare eventuali sospensioni presenti. I residui rimasti vengono misurati. Il risultato trovato viene indicato in milligrammi per litro.

Contenuto di Sali minerali

I sali minerali rappresentano dei micronutrienti fondamentali per il nostro organismo. Se presenti in quantità eccessive però, possono causare una serie problemi più o meno gravi. I sali minerali infatti, intervengono nella regolazione di diversi processi corporei, tra cui l’equilibrio idrosalino ma anche lo sviluppo e la crescita di organi e tessuti. I principali minerali presenti nel nostro corpo sono, ovvero sodio, potassio, magnesio e calcio. Ciascun elemento se assunto nelle quantità sbagliate può essere nocivo.

Determinate acque sono ricche di minerali. In questi casi, sull’etichetta può essere riportata una dicitura particolare che servirà per sottolinearne le caratteristiche. Tra le varie tipologie di acqua possiamo trovare:

Acqua: durezza

La durezza dell’acqua è un’altra di quelle tematiche che girano intorno all’acqua che merita un approfondimento. Il parametro “durezza dell’acqua” rappresenta in breve il contenuto di sali di calcio e magnesio disciolti, quindi carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati. La durezza inoltre, indica anche la capacità di un determinato tipo di acqua di reagire con il sapone. In sintesi, un’acqua dura richiede più sapone per produrre schiuma. Le acque, quindi, proprio in funzione della loro durezza, vengono classificate in acque dolci e acque dure. Esistono due tipi di durezza:

Quanto bere al giorno

Possiamo resistere fino a 50 giorni senza cibo, ma solamente due o tre senza bere. Questa considerazione è già sufficiente per comprendere quanto l’acqua sia una componente essenziale per il corpo umano. Una persona adulta mediamente necessita di 2,5 litri di acqua al giorno. Principalmente il quantitativo deriva da liquidi, ma una parte anche da cibi solidi o liquidi. I 2,5 litri però, sono da considerarsi come una stima approssimativa che varia in funzione di alcuni fattori. Tra i principali troviamo:

L’acqua presente nel nostro organismo diminuisce con l’avanzare dell’età. Ad esempio, i neonati ne presentano un quantitativo superiore, pari al 75% del peso corporeo. Il discorso cambia per gli anziani, dove l’acqua equivale al 55% del peso corporeo. Un individuo adulto invece, si ferma al 60%. Un terzo dell’acqua presente nel corpo umano è conservato nel sangue, ma la maggior parte rappresenta il costituente essenziale delle cellule. Questo è il motivo per cui se il corpo si dovesse disidratare, molte funzioni ne risentirebbero.