Quando si fa riferimento al peso forma o al peso ideale, di frequente si fa confusione, soprattutto quando è necessario tenere conto di peso, età, altezza e sesso. Solitamente il peso ottimale rapportato all’altezza è calcolato sulla base di parametri diversi, ma in ogni caso peso forma e peso ideale sono dei semplici indicatori approssimativi ottenuti attraverso una stima su base statistica. Per queste ragioni, nelle prossime righe vedremo insieme nel dettaglio cos’è il peso ideale e come si calcola, e quali sono le differenze con il peso forma.
Cos’è il peso ideale
Trovarlo e calcolarlo è piuttosto semplice. Decisamente più difficile è raggiungerlo, anche e soprattutto nel momento in cui si tratta di perdere peso a carico della massa grassa. Peso ideale e peso forma infatti, sono due obiettivi raggiungibili solamente attraverso una grande costanza mantenuta sul lungo periodo. E questo discorso è chiaramente valido sia per l’uomo che per la donna. Il primo però, a differenza del peso forma, è un traguardo a cui noi tutti dovremmo puntare.
Questo perché non dovrebbe essere raggiunto per motivi estetici, ma soprattutto per limitare numerosi fattori di rischio legati a malattie metaboliche come diabete e insulino resistenza, malattie cardiovascolari, come l’ipercolesterolemia e l’alta pressione, glicemia e trigliceridi sanguigni. In altre parole, lo stato di salute e l’aspettativa di vita sono direttamente proporzionali allo stato nutrizionale e al tuo fabbisogno energetico (TDEE).
Come si calcola il peso ideale
Indipendentemente da qualsiasi indicatore o calcolo, essere distanti dal peso ideale significa semplicemente vivere peggio, avere una minore qualità di vita ed essere maggiormente soggetti ai rischi di cui abbiamo parlato in precedenza. Ad ogni modo, il peso ideale varia sulla base dell’individuo, e viene calcolato attraverso una serie di parametri, tra cui sesso, altezza ed età. Il calcolo del BMI quindi, ovvero l’indice di massa corporea, attesta quello che è lo stato di peso di un soggetto adulto.
Il risultato è dato dal rapporto tra massa e altezza. Ma come interpretare il BMI (definito anche IMC)? Innanzitutto se il valore è compreso tra:
- 18 e 22. La persona è normopeso.
- 22,5 e 30. La persona è sovrappeso.
- >30. La persona è obesa.
Infine, nel caso l’indicatore risultasse inferiore a 18, significherebbe che il soggetto è sottopeso. Nonostante questo dobbiamo ricordare ancora una volta come il BMI sia solamente un “numero”, quindi un risultato indicativo, anche se ancora al giorno d’oggi il BMI rimane comunque il parametro più utilizzato nelle cliniche per la valutazione del grado di sovrappeso e obesità. Ovviamente devono essere considerati anche altri fattori, tra cui l’età, la costituzione e anche la conformazione corporea.
Chiaramente se il risultato ottenuto dovesse indicare una condizione di obesità o di eccessiva magrezza, il consiglio è quello di chiedere immediatamente un consulto medico. Se il peso ideale deve essere stabilito non dal punto di vista estetico, ma solamente da quello medico, è necessario interpretarlo come quel peso che permette di raggiungere la vecchiaia in buona salute. In parole povere, si tratta di quel peso che ci permette di vivere il più a lungo possibile senza andare incorrere nelle malattie tipiche della vecchiaia.
Tra le principali possiamo ricordare diabete, pressione alta e altre ancora. La primissima formula fu ideata da Paul Broca, un medico francese:
- Peso ideale uomo = altezza-100
- Peso ideale donna = altezza-104
Secondo quanto stabilito da tale formula, una donna alta 175 cm ha un peso ideale di 175-104= 71 kg. Un uomo con la medesima altezza invece, dovrebbe avere un peso ideale superiore, pari a 75 kg. La formula mostra la tendenza a stimare in eccesso il peso dei soggetti con altezze normali. L’errore inoltre, aumenta ulteriormente per quelle persone molto alte o molto basse. Nel 1999 l’OMS ha definito come normali valori BMI compresi fra 18,5 e 24,9. Sulla base di quest’ultimi, è possibile effettuare il calcolo attraverso la seguente formula: Peso ideale= Altezza al quadrato x 22.
Come si ottiene l’altezza al quadrato? Semplicemente moltiplicando la misura dell’altezza, espressa in metri, per se stessa. In altre parole, se il soggetto è alto m 1.71, il risultato sarà il seguente: 1.71×1.71 x 22 = 64,2 kg. Tale formula non tiene conto del sesso e dell’età. Esistono comunque altre formule utili per il calcolo del peso ideale. In questo caso si tengono invece in considerazione sesso ed età. Tra le più diffuse troviamo quella di Keys, secondo cui:
- Peso ideale = altezza al quadrato x 22.1 (uomini)
- Peso ideale = altezza al quadrato x 20,6 (donne)
Il risultato potrà avere uno scarto di circa +/- 8%.
Qual è la differenza tra peso forma e peso ideale
Come spiegato in precedenza, molto spesso la definizione peso forma viene utilizzare come sinonimo di peso ideale, ma in realtà mostrano delle differenze. Il peso ideale infatti, indica la condizione fisica in cui ci si sente al meglio. È possibile presupporre che si tratti di una condizione in cui verosimilmente si corrono i minori rischi per la salute. In alcuni casi però, non coincide con quello che si dovrebbe avere, quanto meno a livello teorico.
Nonostante questo difficilmente i due valori si discosteranno in maniera eclatante. È possibile il peso ideale attraverso un calcolo matematico basato su diversi parametri. Per praticità tale calcolo può essere riassunto mediante alcune tabelle. Il peso forma varia anche da uomo a donna, perché dobbiamo ricordare che gli organismi maschili e femminili sono molto differenti tra loro. In aggiunta, ci sono anche altri dati di cui tenere conto, tra cui l’altezza, l’età, il fabbisogno calorico e l’indice di massa corporea.
Ma nel dettaglio, cos’è il peso ideale e come si calcola? Generalmente il termine indica il peso calcolato come riferimento attraverso una formula matematica priva di soggettività. Tale valore è ottenuto sulla base di studi medici condotti moltissimi individui in tutto il mondo. In sintesi, il peso ideale è un dato teorico e oggettivo. Possiamo dire che serve a indicare il peso che ogni soggetto dovrebbe ambire a mantenere per tutta la durata della propria vita con lo scopo di limitare le possibilità di far nascere determinate patologie legate a obesità o sovrappeso.