La curcuma (curcuma longa) è una pianta appartenente alla famiglia dello zenzero. Oltre ad essere un potente antiossidante e antinfiammatorio, è anche depurativa e utile per ripulire sia fegato che cistifellea. Sebbene il sapore della curcuma sia volatile, il colore rimane lo stesso nel tempo. Per questo motivo, la curcuma è una sostanza ampiamente utilizzata come colorante nell’industria alimentare (inci: E 100).

Molti prodotti alimentari come formaggio, yogurt, senape, conserve varie e altri derivati ​​della curcuma di uso frequente lo utilizzano. Nelle prossime righe, vedremo insieme nel dettaglio cos’è, le sue proprietà, le controindicazioni e tutto quello che occorre sapere.

curcuma

Curcuma: cos’è

Le piante di curcuma sono erbe perenni con un’altezza massima di circa 1 m. Crescono spontaneamente nell’Asia meridionale, dall’India alla Malesia, in climi tropicali dove la temperatura è generalmente compresa tra i 20°C e i 35°C e le precipitazioni sono abbondanti. Allo stato coltivato, la curcuma si trova in molte regioni tropicali o subtropicali, in particolare in Asia e Africa. Le foglie sono grandi, lunghe da 20 a 45 cm, con piccioli sottili.

Il perianzio è raccolto in una vistosa falsa infiorescenza con grandi brattee verdi alla base e bianche o porpora alla sommità. Le brattee verdi formano una serie di tasche che contengono grandi fiori gialli, spesso con accenti arancioni. Le radici sono grandi rizomi cilindrici, ramificati, gialli o arancioni con un forte aroma e costituiscono la parte d’uso della pianta in medicina.

Quali sono le proprietà di questa spezia?

Le proprietà della curcuma? La curcuma è tradizionalmente utilizzata nella medicina ayurvedica e nella medicina tradizionale cinese, soprattutto sotto forma di integratore alimentare naturale per la sua capacità di combattere i processi infiammatori nel corpo. La pianta è nota da tempo per le sue proprietà depurative e drenanti, perché aiuta il fegato a produrre la bile e favorisce lo svuotamento della cistifellea, aumentando il flusso biliare nel duodeno e prevenendo la formazione di calcoli biliari.

Epatoprotettore, stimolante biliare, antiossidante, anticoagulante, il principio attivo più importante è la curcumina. Studi recenti hanno dimostrato che la curcumina ha proprietà antitumorali perché blocca l’azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di vari tumori. Naturalmente, parliamo di prevenzione e di cura tumorale! Questo principio attivo conferisce anche proprietà antinfiammatorie e analgesiche alla curcuma, quindi può essere utilizzato efficacemente nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artropatie.

Tra le proprietà curative della curcuma, la spezia dorata è considerata un protettore del sistema immunitario ed è anche un potente antiossidante in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi. Questi ultimi sono responsabili del processo di invecchiamento e danneggiamento delle membrane che compongono le cellule del nostro corpo. A livello topico, la curcuma ha proprietà terapeutiche. Infatti, in India, applicare il rizoma sulla pelle può curare ferite, ustioni, punture di insetti e malattie della pelle con grande risultati.

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Curcuma: a cosa serve

A cosa serve e come utilizzare la curcuma? Il suo utilizzo in cucina dal punto di vista cosmetico/erboristico chiama in causa, come parti utilizzate, i rizomi. In cosmesi, viene utilizzato nei prodotti anti età per le sue proprietà decongestionanti, lenitive e cicatrizzanti sulla pelle. In generale, sono moltissime le creme e i prodotti cosmetici a base di curcuma. Parliamo di un ottimo sebo-regolarizzatore oltre che ricco di vitamina C. Oltre a creme e unguenti, usati su pelle e capelli, possiamo anche miscelare la polvere con acqua calda e, a volte, con altri ingredienti naturali, per creare impacchi pronti all’uso.

In cucina invece, è uno degli ingredienti principali del curry e, per il suo sapore aromatico e leggermente amarognolo, la polvere di curcuma è ampiamente utilizzata come spezia in varie ricette, soprattutto nel paese di origine. Oltre al suo sapore, la curcuma conferisce agli alimenti il ​​suo colore giallo brillante, ed è infatti utilizzata come colorante alimentare giallo non tossico, identificato dalla sigla E100.

Come usare la curcuma

La curcuma è stata ed è ancora utilizzata per secoli nelle cucine del Medio Oriente e del sud-est asiatico. Per ottenere la famosa spezia, le radici vengono bollite per diverse ore, poi essiccate in un grande forno, e poi schiacciate fino ad ottenere una polvere di colore giallo ocra, che è comunemente usata nella cucina dell’Asia meridionale e come ingrediente principale nei curry. In India, la polvere di curcuma è anche uno degli ingredienti del masala, che gli conferisce il suo caratteristico colore giallo intenso.

Oltre a molte altre ricette indiane, è utilizzata in molte ricette asiatiche, come i momo nepalesi (gnocchi di carne) o il kaeng tai pla tailandese (gamberi e pesce al curry). Può essere utilizzato in questo modo:

Ci sono molti usi della curcuma in cucina. Golden Milk (o Golden Milk) ad esempio, è una bevanda alla curcuma famosa in India. Il suo nome deriverebbe dal colore dorato che questa radice conferisce al latte in questa preparazione prediletta dagli yogi. La curcuma può essere assunta con pepe nero o tè verde per aumentarne l’assorbimento. Anche combinato con alcuni grassi, come olio d’oliva o burro, aiuta ad assorbire i suoi principi attivi.

In cosmesi, come detto nel paragrafo precedente, può essere usata al naturale, miscelata con acqua, ma anche sotto forma di crema e oleolito.

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Controindicazioni ed effetti collaterali

Non ci sono effetti collaterali o controindicazioni specifici alla curcuma, ma è assolutamente da evitare in determinate situazioni specifiche. Ad esempio, nei casi di ipersensibilità o ipersensibilità a uno o più dei suoi ingredienti. Principali controindicazioni? A causa dei suoi effetti sulla produzione di bile e sul flusso biliare, la curcuma deve essere usata con cautela, anche in caso di ostruzione del dotto biliare. Nel caso di calcoli biliari, questa deve essere utilizzata sotto la supervisione di un medico.

La curcuma può essere usata occasionalmente come spezia aggiunta alla preparazione del cibo durante la gravidanza e l’allattamento. Ma non consigliamo di assumerla sotto forma di estratto. Ingerire la curcuma sotto forma di tisana non è molto efficace: i suoi principi attivi infatti sono poco solubili in acqua. Inoltre, può interferire con i farmaci per abbassare la glicemia. Il consiglio è quello di evitare di ingerirla con questo tipo di farmaci, poiché può aiutare nel processo di disintossicazione del fegato e abbassare il colesterolo nel sangue.

Queste proprietà hanno un effetto diretto sul tessuto adiposo e quindi sul sovrappeso. Come succede? La curcuma stimola i recettori per la capsaicina, un alcaloide che produce il suo caratteristico sapore pungente ed è coinvolto nella cosiddetta termogenesi, che brucia i lipidi più velocemente.