Grazie alle sue proprietà emollienti e antinfiammatorie, la malva viene usata in campo erboristico come efficace rimedio naturale contro la tosse e il mal di gola, ma anche per le irritazioni di pelle e mucose e molto altro. Scopriamo insieme le proprietà di questa pianta, i suoi utilizzi, ma soprattutto se ha controindicazioni ed effetti collaterali da conoscere. 

Cos’è

La malva, il cui nome botanico è Malva sylvestris, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Tipica delle regioni a clima temperato dell’Europa meridionale, dell’Asia e dell’Africa, cresce spontaneamente nelle campagne e negli orti ed è facilmente riconoscibile per i suoi fiori viola rosacei a 5 petali ben distanziati tra loro.

Proprietà

Apprezzata sin dall’antichità per le sue virtù emollienti, la malva oggi trova largo impiego in campo erboristico, ma anche cosmetico. Non a caso la parola stessa malva deriva dal termine greco malakos che significa “emolliente, calmante”. Usi teraputici della malva sono attestati già nel 3000 a.C. in Siria. Secondo gli antichi Greci e i Romani, questa pianta aveva virtù magiche e poteri superiori. Per Pitagora doveva essere assunta quotidianamente per purificare lo spirito e liberarlo dalle passioni. Anche Cicerone la mangiava a mo’ di insalata per le sue virtù così come Orazio. Marziale usava la malva come rimedio del giorno dopo aver passato una “notte brava”. Secondo il naturalista Plinio il Vecchio, bevuta ogni mattina, la malva aveva il potere di preservare il corpo da ogni malattia e donare benessere all’organismo. Nella Medicina Tradizionale Cinese era usata per le sue proprietà digestive. Nel Medioevo in Europa la malva divenne addirittura nota come “rimedio per ogni male”.  

I principi attivi che fanno della malva un eccezionale rimedio fitoterapico per mal di gola, tosse, infiammazioni della gola, dello stomaco e dell’intestino e irritazioni della pelle, sono contenuti nei fiori e nelle foglie. Nello specifico i fiori della malva contengono antociani che gli conferiscono il caratteristico colore e mucillagini che sono alla base delle sue virtù antinfiammatorie, emollienti e depurative. 

La malva ha importanti proprietà emollienti, calmanti, lenitive, espettoranti e antinfiammatorie. 

Utilizzi

Da secoli nella medicina popolare europea la malva si usa per il trattamento della tosse e del mal di gola e per le affezioni delle prime vie respiratorie (tonsilliti, bronchiti), ma anche per infiammazioni intestinali e vaginali (grazie all’azione emolliente e lenitiva dei mucillagini) e per i dolori mestruali. In recenti studi scientifici è stato inoltre dimostrato che la malva ha la capacità di contrastare l’ipertensione (la pressione alta) ed è efficace contro le infiammazioni della bocca e della faringe. Nei pazienti con tumori alla prostata la malva evita gli effetti collaterali gastrointestinali che seguono cure come chemioterapia e radioterapia. Gli studiosi hanno inoltre provato che la malva sarebbe in grado di evitare la proliferazione di alcune linee tumorali del melanoma. 

In sintesi questa pianta viene usata per:

I componenti attivi contenuti nelle foglie e nei fiori della malva (mucillagini, tannini, fenoli, terpeni, antociani, vitamina C, vitamina E, flavonoidi) donano alla pianta proprietà antimicrobiche antivirali. Risulta efficace contro il germe che causa la parodontite e i germi Staphylococcus Aureus, Escherichia Coli, Pseudomonas aeruginosa ed Helicobacter Pylori. La malva svolge anche un’azione antifungina sia nei confronti della Candida sia contro l’Aspergillus Niger (responsabile nell’uomo di otomicosi, infezione all’orecchio).

Per i suoi molteplici usi la malva può essere usata sia internamente che esternamente. Per uso interno si può ricorrere all’infuso o alla tisana (va bevuta solo dopo averla filtrata). Per uso esterno in caso di affezioni della bocca si ricorre a gargarismi fatti con l’infuso di malva, mentre in caso di candida o vaginiti si ricorre a lavande vaginali a base di malva. 

Per la pelle arrossata, irritata o secca, ma anche in caso di emorroidi si ricorre a impacchi fatti con batuffoli di cotone imbevuti di infuso di malva. 

Infine le foglie di malva, come già fa Cicerone e Plinio il Vecchio, possono essere consumate come alimento ed essere l’ingrediente base di saporite insalate, solitamente mischiate ad altre erbe come tarassaco, spinaci e lattuga. Possono essere mangiate sia crude che cotte. Solitamente crude non vengono preferite perché risultate viscide per la presenza di mucillagini e possono facilmente disgustare il palato. La malva come alimento è sconsigliata per chi ha problemi di digestione o soffre della sindrome dell’intestino pigro. 

C’è anche la possibilità di ricorrere alla tintura madre, usata in caso di raffreddamento o allergie stagionali e priva di controindicazioni. Si consiglia di assumere 50 gocce per 3 volte al giorno, lontano dai pasti, ma dopo aver sentito il parere di un medico o un erborista. La tintura madre di malva interagisce con alcuni farmaci come gli antidiabetici orali, quindi è bene prestare molta attenzione prima di usarla. 

In caso di un generico mal di denti, come “pronto soccorso omeopatico” prima di recarsi dal dentista (ovviamente è necessario recarsi in uno studio se il dolore persiste o è già troppo intenso), si può usare un colluttorio fai da te a base di malva e olio essenziale di tea tree o volendo anche la tintura madre ma diluita e non assoluta. 

Controindicazioni

La malva non può essere usata da soggetti che hanno accertata ipersensibilità ad uno o più componenti della pianta. Inoltre l’uso interno della malva per periodi prolungati può interagire con l’efficacia dei farmaci e causare problemi intestinali. Ciò è dovuto alla presenza dei mucillagini contenuti nelle foglie e nei fiori. Se si stanno seguendo altre terapie o prendendo integratori, è sempre bene consultare il medico di fiducia prima di assumere la malva. Attenzione alle dosi e a leggere bene le indicazioni di utilizzo, poiché la concentrazione di principi attivi varia nelle diverse formulazioni. 

Effetti collaterali

Si tratta di un rimedio naturale sicuro al 100%, tanto è vero che può essere usato anche dalle donne in gravidanza e durante l’allattamento, dagli anziani e dai bambini. Non ha particolari effetti collaterali che possono limitare l’uso ad alcune categorie di soggetti.