La passiflora , il cui nome scientifico è passiflora incarnata , è una pianta erbacea perenne originaria dell’Argentina, del Brasile e del sud-est degli Stati Uniti. Anche nota anche con il nome di “fiore della passione” con riferimento alla crocifissione di Gesù Cristo, la passiflora è usata in erboristeria e in fitoterapia per le sue proprietà lenitive e calmanti. Scopriamo insieme quali sono gli utilizzi di questa pianta e se ha effetti collaterali che è bene conoscere.
Passiflora: cos’è
La passiflora è una pianta rampicante spettacolare e di rara bellezza. Perfetta da tenere in terreno, risulta molto ingombrante su un balcone o terrazzo. Appartenente alla famiglia delle Passifloraceae , questa pianta ha foglie pentalobate di colore verde bottiglia. Nel periodo compreso da giugno ad agosto, la passiflora produce fiori stellati bianchi con dettagli viola e frutti di colore arancione che ricordano le albicocche.
Al Sud non ha problemi sia nella crescita che nella coltivazione, mentre al Nord è meglio prediligere una zona più soleggiata e al riparo dal freddo vento d’inverno. La concimatura avviene a marzo, giugno e settembre, mentre la potatura (se necessaria) può essere fatta in autunno o a marzo.
Passiflora: proprietà
Le proprietà della passiflora sono innumerevoli. Come rimedio erboristico è celebre anche per la sua efficacia immediata. Conosciuta per le sue proprietà calmanti, lenitive e rilassanti , questa pianta però ha anche altre qualità tutte da scoprire:
- contrasta l’ansia e gli stati di agitazione (secondo diversi studi scientifici, il suo effetto calmante sull’ansia avviene entro 30 minuti dall’assunzione e non ha i fastidiosi effetti collaterali degli ansiolitici). Insieme a melissa, tiglio e valeriana, la passiflora è l’erba del relax ;
- combatte l’insonnia e facilita l’addormentamento (assumendola ogni sera 15 minuti prima di coricarsi, ci si garantisce un sonno tranquillo e senza interruzioni)
- in caso di crampi muscolari agisce come antidolorifico naturale
- allevia i fastidiosi sintomi della menopausa
- contrasta i radicali liberi, grazie ai suoi principi antiossidanti (come la quercetina, la rutina e l’apigenina)
- abbassa la pressione alta grazie ai principi attivi. Bere un infuso di passiflora ogni giorno è ottima per regolare la pressione sanguigna
- ha doti antispasmodiche e pertanto è consigliabile in caso di intestino irritabile e crampi addominali e mestruali.
Passiflora: utilizzi
Questa pianta viene utilizzata per curare l’insonnia, l’ansia, il nervosismo , ma anche i disturbi gastrointestinali, le convulsioni, l’isterismo, i fastidiosi sintomi della menopausa, i disturbi da deficit dell’attenzione, la pressione alta, il battito cardiaco accelerato e l’irrequietezza. I principi attivi della pianta sono contenuti nelle parti verdi essiccate e nelle parti aeree fresche.
Passiflora: effetti collaterali
L’uso della passiflora è solitamente considerato sicuro per la maggior parte degli individui, incluso anziani e bambini, purché nei limiti delle dosi consigliate e facendo attenzione alle possibili interazioni farmacologiche. I possibili effetti collaterali dovuti all’uso della passiflora sono:
- sonnolenza
- capogiri
- confusione
- debolezza generale
- infiammazione dei vasi sanguigni
- difficoltà di coordinazione
- nausea
- vomito
- diarrea
Il suo uso è sconsigliato ai bambini al di sotto dei 12 anni di età, alle donne in stato di gravidanza e durante l’allattamento e alle persone con note reazioni allergiche a uno o più componenti della pianta.
Passiflora: interazioni farmacologiche
I suoi principi attivi, nello specifico, possono interagire con l’assunzione di alcuni farmaci e provocare gravi effetti indesiderati. In particolare, prima di assumere questo rimedio naturale andrebbe sempre consultato il proprio medico di base se si assumono farmaci quali:
- sedativi
- barbiturici
- anticoagulanti cumarinici
Bisogna anche fare attenzione qualora l’uso della passiflora sia combinato con quello di altre piante e rimedi naturali come l’iperico e la melissa.
Prima di qualsiasi intervento chirurgico, è fortemente sconsigliato l’uso della passiflora poiché potenzia gli effetti degli anestetici e di altri farmaci che agiscono a livello del sistema nervoso centrale. Pertanto è bene interrompere l’uso della passiflora almeno 15 giorni prima di qualsiasi operazione chirurgica.