La stitichezza , anche nota come stipsi, non è una malattia ma un disturbo gastrointestinale che interessa circa 10 milioni di italiani (anche se sembra colpire maggiormente le donne e gli over 65).
Il problema è frequente anche dopo il parto o interventi chirurgici. La stitichezza consiste nella difficoltà di svuotare l’intestino espellendo le feci e quindi non è altro che un disturbo della defecazione. Normalmente una persona che non soffre di stitichezza evacua almeno 3 volte a settimana.
Spesso si crede erroneamente di soffrire di stitichezza se non si va in bagno tutti i giorni. E’ bene precisare che la stipsi non è una malattia bensì un sintomo. Capita a tutti almeno una volta nella propria vita di soffrire di stipsi, ma si tratta spesso di un problema temporaneo e non grave. Per evitare questo disturbo è utile indagare le cause, capire bene quali cibi evitare e scoprire i rimedi a cui ricorrere.
Stitichezza: cause
Cosa causa la stipsi? Per capire questa problematica bisogna conoscere prima come funziona il colon, ossia un tratto dell’intestino crasso. Le cause più comuni della stitichezza sono:
- carenza di adeguata attività fisica
- carenza di fibre nella dieta alimentare
- uso prolungato di farmaci
- latte (solo nei bambini, non nell’adulto al quale spesso causa l’esatto opposto della stitichezza)
- sindrome del colon irritabile
- gravidanza
- cambiamenti nella vita quotidiana (come andare in viaggio ed essere lontani da casa)
- disidratazione
- uso eccessivo di lassativi
- malattie (ictus)
- problemi al retto o al colon
- costipazione cronica idiopatica
- posticipare sempre la necessità di evacuare
Ora analizziamo una per una le possibili cause sopra elencate. Solitamente chi fa regolare attività fisica e segue un’alimentazione ricca di fibre ha meno probabilità di soffrire di stipsi.
Bisogna ridurre il consumo di cibi grassi e aumentare quello di verdura, frutta e cereali. Le fibre inoltre sono importanti per la consistenza morbida delle feci (se le feci sono dure e secche sono difficili da espellere). Purtroppo nell’ultimo decennio è aumentato in maniera spropositata in Italia il consumo di cibi raffinati e trattati. Anche la carenza di acqua e la conseguente disidratazione sono una possibile causa di stipsi così come il consumo regolare di alcol e caffeina. Per quanto riguarda i farmaci che sono in grado di provocare stipsi vanno citati gli antidolorifici, gli antispastici, gli antidepressivi, i diuretici e gli integratori di ferro nonché l’abuso di lassativi.
Bisogna, inoltre, ricordare che cattive abitudini come l’ignorare la necessità di evacuare , spesso se si è fuori casa o in viaggio, possono provocare stipsi.
Stitichezza: sintomi
Come viene diagnosticata la stitichezza? I sintomi solitamente sono forti dolori addominali, difficoltà di evacuare, mancanza di stimolo alla defecazione, feci dure o secche, il tutto accompagnato da sensazione di gonfiore, sforzo e pancia piena.
Diventa preoccupante il problema se si evacua massimo due volte a settimana e possono sorgere complicazioni come forti dolori, fistule anali o emorroidi a causa degli sforzi o nei casi peggiori sanguinamento anale, prolasso rettale e muco dall’ano.
Per diagnosticare la stitichezza vengono svolti degli esami (defecografia, colonscopia, esame rettale) e considerate diverse variabili come l’età del paziente, l’eventuale presenza di sangue nelle feci, la gravità del problema e la durata del disturbo.
Non va sottovaluta l’adozione di una corretta postura nell’atto della defecazione .
Stitichezza: cibi da evitare
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella cura della stipsi. Una dieta ricca di acqua, verdure e fibre è essenziale. Altrettanto importanti sono i centrifugati, i legumi e i cereali integrali e la limitazione dei cibi zuccherini. Il giusto apporto quotidiano di fibre è 25 grammi.
Stitichezza: in gravidanza
Per motivi ormonali e di pressione dell’utero sull’intestino, è frequente che le donne in gravidanza soffrono di stipsi. I medici consigliano di assumere moltissima acqua, di consumare molte fibre attraverso l’alimentazione e praticare regolare attività fisica. Bisogna anche evitare l’uso di lassativi anche osmotici ed evitare di peggiorare la delicata situazione con sforzi eccessivi e conseguenti emorroidi.
Stitichezza: neonato
Nel neonato la stipsi è un problema piuttosto comune, ma non allarmante come si può credere. I dati dimostrano che è meno frequente nei bambini allattati al seno. Il latte artificiale è molto più pesante di quello materno e il neonato ha più difficoltà nel digerirlo. Solitamente come rimedio il pediatra dà bustine inodori e insapori da sciogliere nel biberon e che servono per rendere più morbida la cacca del bebè.
Stitichezza: rimedi
Tra i rimedi naturali per combattere la stitichezza , oltre a regolare attività fisica e dieta ricca di fibre, si possono provare:
- tisane naturali a base di malva e rabarbaro, a base di melissa e genziana oppure a base di liquirizia e sambuco
- caffè bollente appena sveglia (stimola la motilità intestinale)
- acqua e bicarbonato: tra i rimedi della nonna c’è chi consigli di bere appena svegli, a prima mattina, un bicchiere di acqua tiepida con un cucchiaio di bicarbonato sciolto all’interno
- succo di pera: bevuto ogni giorno favorisce la motilità intestinale
- uvetta: occhio a non esagerare con le quantità perché provocano flatulenza
- olio e acqua: bere almeno 2 litri d’acqua al giorno e prendere 4 cucchiaini al giorno di olio extra vergine d’oliva aiuta le feci a diventare morbide
- bietole bollite o spinaci o verza: consumarne almeno 150 grammi al giorno condite con un filo d’olio a crudo
- prugne secche: stimolano l’intestino
- cereali di crusca per colazione
- miniclisteri acquistabili in farmacia
- semi di lino
- semi di psillio
- kiwi maturo gustato a digiuno a prima mattina (non a caso il kiwi è noto come lassativo naturale)
Esercizi yoga per il corretto funzionamento dell’intestino
E’ utile sapere che esistono anche esercizi di yoga per favorire il corretto funzionamento dell’intestino e combattere la stipsi, oltre a sport come nuoto e corsa che praticati regolarmente favoriscono la motilità intestinale. Il consiglio degli esperti è anche quello di massaggiare quotidianamente l’intestino a fine giornata con movimenti molto lenti e di tipo circolare in senso orario, meglio se con olio di mandorle dolci pressato a freddo con aggiunta di 3 gocce di olio essenziale di lavanda.
In sintesi partire da una buona alimentazione ricca di fibre, bere tanta acqua, praticare sport regolarmente, avere uno stile di vita sano e salutare evitando pasti di corsa o cibi precotti è la migliore prevenzione per la stitichezza. Bisogna fare attenzione anche all’abuso di lassativi e cure farmacologiche.