La “voglia di fragola” nei bambini: scopriamo di cosa si tratta

Non è raro riscontrare, osservando la pelle di neonati e bambini, un fenomeno particolare avente a che fare con la comparsa di macchie rosse (voglia o voglie se più di una), più o meno piatte, e di varie estensioni.

Il nome tecnico di questo peculiare fenomeno è emangioma, quello diffuso nella cultura popolare è voglia di fragola (o, talvolta, di ciliegia; gli angiomi, infatti, nelle loro forme e colori, ricordano le caratteristiche di questi frutti).

Ciò che forse molti genitori non sanno è che, al verificarsi di una tale circostanza, solitamente non vi è nulla di cui preoccuparsi: gli emangiomi sono, di regola, manifestazioni del tutto innocue e benigne, che finiscono per scomparire in maniera graduale ma autonoma, e non i preoccupanti sintomi di una grave malattia.

Questo, almeno, il quadro che si dipinge nei casi in cui il fenomeno sia osservabile in individui in tenera età. La comparsa di angiomi in età adulta (comunemente chiamati macchie di vino), infatti, può richiedere attenzioni e accertamenti più accurati, oltre che controlli periodici (in quanto, altrimenti, col tempo, potrebbe risultare compromesso il corretto funzionamento e soprattutto la salute di vasi venosi e arteriosi).

In ogni caso, un angioma non è altro che un anomalo accumulo di capillari che si addensano in un’area delimitata della pelle.

L’anomalia può essere di tipo congenito (in questo caso, la “voglia” sarà già visibile al momento della nascita) oppure acquisito (nelle ipotesi in cui la comparsa avvenga nelle prime settimane di vita o con la crescita del soggetto).

Le possibili manifestazioni di un angioma sono molto variegate: se alcuni sono quasi impercettibili, consistendo in una serie di piccoli puntini rossi, altri sono indubbiamente più invasivi, essendo costituiti da ampi agglomerati di vasi sanguigni che si addensano in maniera incontrollata o irregolare sottopelle.

Ciò che maggiormente preoccupa i genitori o i parenti dei bambini nei quali si riscontra la presenza di angiomi, è dato dai loro ritmi di sviluppo, che sono spesso molto rapidi, ma che, nella maggior parte dei casi, non sono affatto sinonimi di rischio per incolumità e salute del piccolo.

Le cure per gli emangiomi infantili

Oltretutto, la crescita accelerata di un angioma è un fenomeno limitato nel tempo. Dopo periodi variabili, che si assestano su una durata media di venti-trenta giorni, seguono lunghe fasi di stallo, che possono durare anche anni, fino a che il segno rosso inizia a regredire in maniera del tutto spontanea, fino a scomparire senza lasciare traccia, come se non fosse mai esistito.

Nelle poche ipotesi in cui ciò non avvenga, si può procedere alla somministrazione, dietro stretto consiglio medico del Propranololo 3.75mg/ml soluzione orale, un’innovativa soluzione farmacologica.

Si sconsiglia invece di provvedere alla rimozione tramite invadenti operazioni chirurgiche, a meno che ciò non sia assolutamente necessario per una crescita sana ed equilibrata dell’organismo del bambino.

È ciò che avviene quando l’insorgenza dell’angioma è pericolosa o per lo meno potenzialmente nociva per lo sviluppo di funzioni, piccoli organi o tratti del viso, specialmente se delicati, come gli occhi, le labbra o il naso.

In siffatte situazioni, un angioma, oltre a determinare piccole malformazioni nei lineamenti, potrebbe comportare problemi nell’espletamento di funzioni vitali come vista, alimentazione e respirazione.