Dieta Lemme: Funziona? Menù Completo, Opinioni e Recensioni

Dieta Lemme

Come funziona la Dieta Lemme? Le opinioni e le recensioni di chi ha testato questo  regime alimentare tanto discusso con le caratteristiche che rendono la dieta del dottor. Lemme particolare e molto dibattuta. In questo articolo ci occuperemo dalla tanto discussa dieta Lemme, che promette a chiunque una perdita di peso piuttosto consistente, e soprattutto in breve tempo.

Conosciuta anche come la dieta degli spaghetti a colazione, l’alimentazione proposta da tale dieta è ricca di carboidrati e proteine, e mette al bando frutta, verdura, sale e zucchero. Le opinioni in merito al regime alimentare, sono piuttosto contrastanti, come spesso accade quando ci si trova di fronte a diete che promettono grandi risultati in pochi giorni. Vediamo insieme come funziona la dieta Lemme, eventuali controindicazioni, e un esempio di menù settimanale di questa dieta che sembra voler contraddire la tanto cara dieta mediterranea.

Dieta Lemme: funziona?

A prima vista e presentata in questa maniera, la dieta Lemme potrebbe apparire come la dieta dei sogni, dove non è necessario preoccuparsi minimamente delle calorie e si deve ricordare solamente di guardare l’orologio. Ma come spesso accade, nulla è come sembra. La filosofia alimentare, come viene definita dal creatore, è di fatto una variante moderna della già famosa dieta dissociata. Difatti per ottenere una perdita di peso considerevole in un breve lasso di tempo, si deve mettere in atto una particolare associazione dei cibi permessi, non abbinando mai proteine e carboidrati, nemmeno nella stessa giornata.

Il dimagrimento ottenuto con le associazioni della dieta Lemme si basa su principi biochimici degli alimenti. Il farmacista sostiene difatti che ogni alimento, una volta ingerito, genera una reazione all’interno dell’organismo, che se adeguatamente sfruttata può portare appunto ad una perdita di peso. La dieta Lemme si svolge in due fasi precise:

  • Prima fase: si cala di peso fino all’obiettivo preposto.
  • Seconda fase: della durata di tre mesi, finalizzata al mantenimento, in cui vengono reinseriti in maniera graduale i cibi vietati.

Ci sono alcune regole molto ferree da seguire, secondo quanto stabilito dalla dieta:

  • Niente sale, nemmeno nell’acqua di cottura della pasta.
  • Totale eliminazione dello zucchero, dei dolcificanti, del latte e dei derivati e dell’aceto.
  • Pane vietato.
  • Massima attenzione agli orari dei pasti.
  • Bere solamente acqua, anche gasata. Il tè e il caffè devono essere assunti sempre senza zucchero.
  • Via libera ai condimenti e alle spezie. Per l’olio preferire quello extravergine.

Durante la fase di mantenimento, come anticipato, vengono reintrodotti gradualmente alcuni alimenti, per abituare l’organismo ai nutrienti di cui era stato privato. Alcuni però rimangono banditi, tra cui:

  • Zucchero e dolcificanti
  • Latte vaccino

Dieta Lemme: menù settimanale completo

Di seguito un esempio di menù settimanale per la prima fase, che come abbiamo detto associa alcuni alimenti. Raccomandiamo sempre, prima di seguire una dieta, di consultare gli esperti della nutrizione in modo tale da non provocare conseguenze negative sul nostro organismo. Qualsiasi tipologia di dieta, infatti, deve prevedere in primis delle analisi del sangue e una visita specifica per stabilire l’effettiva condizione clinica del paziente.

Primo e secondo giorno

  • Colazione: Tacchino e caffè
  • Pranzo: Filetto (di manzo) e caffè
  • Cena: Pesce spada e caffè

Terzo, quarto e settimo giorno

  • Colazione: Pasta aglio, olio e peperoncino e caffè
  • Pranzo: Petto di pollo e caffè
  • Cena: Sogliola e caffè

Quinto e sesto giorno

  • Colazione: Carciofi e caffè
  • Pranzo: Fiorentina e caffè
  • Cena: Orata e caffè

Dieta Lemme opinioni

Come anticipato, la Dieta Lemme è da sempre oggetto di molte discussioni e in grado di dividere nettamente le opinioni. Da una parte troviamo le impressioni positive di coloro che grazie al regime alimentare hanno ottenuto dei risultati, tra cui testimonial anche molto famosi, che in alcuni casi anche sono stati molto significativi. Dall’altra invece si posizionano le perplessità dei nutrizionisti.

La dieta Lemme prevede l’assunzione di carboidrati solamente di prima mattina vietando durante tutta la giornata il sale, perché reo di aumentare il rischio di ipertensione, e soprattutto lo zucchero, responsabile di stimolare l’insulina, l’ormone che di fatto aumenta il grasso corporeo. Altra singolarità del regime alimentare, è che l’attenzione non viene posta sulle quantità dei cibi assunti, quindi sulle calorie assunte, quanto sugli orari in cui consumare i cibi. Nella fattispecie quelli seguenti sono gli orari consigliati:

  • Colazione: entro le ore 9:30 del mattino.
  • Spuntino: tra le 10:00 e le 11:00.
  • Pranzo: tra le 12:00 e le 14:00.
  • Merenda: tra le 16:00 e le 17:00.
  • Cena: tra le 19:00 e le 21:00.

Dieta lemme: recensioni negative

Come anticipato, spesso nulla è come sembra. È questo il caso della dieta Lemme, che solleva non pochi dubbi da parte della categoria dei nutrizionisti, in merito a molteplici fattori. Ovviamente non significa che tutto quanto consigliato sia scorretto. Ad esempio il regime alimentare punta l’attenzione sull’importanza della prima colazione.

Come risaputo tale pasto è molto importante per dare la giusta energia all’organismo che dovrà affrontare la giornata, e molte persone in maniera erronea la saltano. Porre una corretta attenzione sulla prima colazione però, non significa che sia possibile mangiare anche un chilo di pasta, perché affermazioni simili sono prive di qualsiasi fondamento scientifico.

Nulla da ridire invece in merito alle intenzioni della dieta di regolare gli orari dei pasti. Il nostro organismo è programmato per assorbire meglio alcuni nutrienti durante la prima parte della giornata, tra cui i carboidrati. Errato invece è il concetto di non assumere frutta e verdura, perché a lungo andare si potrebbe incorrere in carenze vitaminiche e minerali. Anche eliminare completamente e soprattutto in maniera brusca il sale può portare ad alcune conseguenze, come capogiri, cali di pressione e debolezza generale. Limitarne l’assunzione invece è positivo.

In conclusione

Ciò che apparentemente potrebbe apparire come un vantaggio della dieta Lemme, e cioè il calo di peso repentino, è in realtà il grande pericolo in cui si può incorrere sposando questo “stile di vita”. Qualsiasi regime alimentare studiato per il dimagrimento, deve condurre a una perdita di peso graduale, dove almeno in teoria non si dovrebbero superare i 4 kg mensili. Una perdita superiore e soprattutto molto veloce invece, porta al calo della massa grassa, ma anche a quello della massa muscolare.

La dieta, che rientra comunque nella famiglia delle iperproteiche, è caratterizzata da un forte squilibrio degli alimenti, che può portare a un sovraccarico di lavoro per fegato e reni. Quello che è certo è che la dieta Lemme è assolutamente sconsigliata alle donne incinta, a quelle in allattamento e a chi soffre di pressione bassa. In altre parole, tale regime alimentare è spacciato come miracoloso, anche da testimonial VIP d’eccezione, ma di salutare ha davvero poco.

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