E’ quasi impossibile non aver mai sentito parlare di frequenza cardiaca. Fa parte dei parametri vitali, e come dice la parola stessa, è importantissima per conoscere lo stato della nostra salute. La sua “notorietà” è dovuta ai numerosi e diversi ambiti nei quali riveste un ruolo rilevante.

Secondo, appunto, la definizione, la frequenza cardiaca è il numero dei battiti che il cuore compie in un minuto. (bpm, battiti per minuto). Dicevamo che è, insieme alla temperatura corporea, la pressione sanguigna e la frequenza respiratoria, uno dei parametri vitali per l’uomo.

A ogni battito, il muscolo del cuore si contrae con lo scopo di portare il sangue pompato per tutti i distretti corporei, che sono circa 11.

Fisiologia della frequenza cardiaca

Fisiologicamente parlando, ritmo e frequenza sono due cose diverse regolate da altrettanti strutture diverse: mentre il ritmo è gestito dal nodo seno-atriale, un sistema insito nella parete del cuore, la frequenza invece subisce l’influenza del sistema simpatico, anche chiamato orto-simpatico e del sistema parasimpatico, oltre che del nervo vago che si occupa della decellerazione dei battiti e del nervo accelleratore, il quale liberando noradrenalina si occupa di aumentare la frequenza. L’importanza della frequenza cardiaca vede il suo risvolto anche nel trasporto dell’ossigeno nei diversi tessuti del corpo, attraverso un maggior flusso sanguigno. E’ chiaro che qualsiasi aumento di frequenza oltre i 100 bpm, vede l’intervento del sistema simpatico che, grazie a dei recettori cardiaci preesistenti nella parete del muscolo  (chiamati propriocettori, barocettori e chemocettori), insieme agli stimoli del sistema limbico, vanno a regolare correttamente le variazioni di frequenza cardiaca.

Valori norma

Diciamo che a riposo la frequenza cardiaca tende ad assumere valori compresi fra 60 e 100 bpm, ma in linea generale, accademicamente si considera 70 per gli uomini e 75 per le donne. I valori, come avrete capito, sono variabili, e tengono conto, non soltanto la diversità dell’individuo ma anche i fattori esterni che influiscono sull’organismo, di cui parleremo dopo. Sta di fatto che la misurazione della frequenza cardiaca si può effettuare in diverse condizioni:

Quello che per ora ci interessa, è mostrarvi la variazione di frequenza cardiaca di tutte le fasce di eta, in condizione di riposo, che ci vengono forniti direttamente dall “American Heart Association” (AHA):

Neonati:

0 – 1 mese:

da 90 a 180

70 – 190 bpm

Bambino:

1 – 11 mesi:

1 – 2 anni:

3 – 4 anni:

5 – 6 anni:

7 – 9 anni:

 

 

da 80 a 100

80 – 160 bpm

80 – 130 bpm

80 – 120 bpm

75 – 115 bpm

70 – 110 bpm

 

 

Adolescenti da 70 a 120
Adulti da 60 a 90

 

Le alterazioni dei valori soglia prendono il nome di:

Entrambe fungono da campanello d’allarme nel caso in cui dovesse subentrare una patologia. Infatti risulta, dopo numerosi studi, che una frequenza cardiaca aumentata comporta più danni cardiovascolari rispetto a una più rallentata, che talvolta può essere fisiologica (in individui più allenati o durante il sonno). Infatti, in atleti che praticano in modo costante sport, la FC può arrivare anche a 40-60 bpm, come avviene per chiunque mentre si dorme.

Fattori che influiscono sulla FC

Come avrete capito, la frequenza cardiaca non è un parametro stabile, al contrario, riceve l’influsso positivo o negativo che sia, di numerosi fattori che possono essere classificati in:

Frequenza cardiaca elevata: cause e sintomi

Quando si parla di frequenza cardiaca accellerata, si fa solitamente riferimento a tutti quegli episodi di tachicardia e palpitazioni. Più specificatamente, nel primo caso il sintomo primario è la sensazione che il cuore esca fuori dal petto, dovuto al fatto che è presente un effettivo aumento di battiti. Nel secondo caso invece avviene l’effetto quasi opposto; l’individuo si sentirà mancare di un battito, come se il cuore per un attimo decidesse di fermarsi.

Per quanto riguarda invece le cause fisiologiche, abbiamo:

Le cause patologiche invece sono:

I fattori esterni che provocano aumento della frequenza cardiaca sono:

I sintomi correlati a un aumento di frequenza cardiaca sono:

Frequenza cardiaca bassa: causa e sintomi

Si parla di bradicardia, quindi la frequenza diminuita che tutti conoscete, quando i battiti cardiaci sono sottosoglia. I fattori che influiscono su quest’ultima rispettano le solite classificazioni. Grossomodo le cause principali sono:

I sintomi associati alla bradicardia sono: vertigini, stanchezza e spossatezza, dispnea, sensazione di mancanza d’aria

Come si misura?

Generalmente la frequenza cardiaca si misura andando a individuare il “polso”, ovvero la pulsazione arteriosa in periferia. Esistono diversi punti del corpo nei quali la frequenza è individuabile e vengono chiamati polsi:

Quando invece ci si sottopone a una visita medica, il medico preferibilmente sceglie sempre di effettuare un elettrocardiogramma (ECG) o anche un cardiofrequenzimetro, ovvero un dispositivo elettronico che rileva il battito del cuore e di conseguenza anche la frequenza in tempo reale attraverso degli elettrodi da mettere sul torace.

Preferibilmente la misurazione deve esere effettuata in un momento della giornata in cui non si è sottoposti a sforzo eccessivo, teoricamente stai misurando i battiti cardiaci a riposo

Frequenza cardiaca e sport

Conoscere la propria frequenza cardiaca è importante per avere un quadro generale sulla nostra salute generale, in quando, come vi dicevamo, ha un’influenza rilevante sull’organismo. Assume un ruolo estremamente importante anche nello sport, in particolar modo se si vuole allenare la resistenza fisica, ovvero l’attività aerobica. Il controllo della frequenza durante l’allenamento è fondamentale per regolare il livello di intensità dell’allenamento stesso. E’ importante che la FC non raggiunga valori troppo alti, nè tantomeno che sia eccessivamente bassa. Inoltre più la frequenza si agiura intorno ai 60bpm più ci si considera in forma.

Se sei alle prime armi, non ti preoccupare se dopo i primi sforzi la tua frequenza sale eccessivamente, il consiglio che si tende a dare è ascoltare il proprio corpo.

Se pratichi attività fisica perche vuoi regolarizzare il tuo peso, o anche perderne, devi considerare che esiste una frequenza apposita, noi la chiamiamo “frequenza dimagrante” che deve rientrare , circa , tra 60-70%. E’ proprio durante questa frequenza di battiti che si verifica la distruzione delle cellule adipose in eccesso.

Bada bene, per dimagrire non basta solo che tu aumenti i battiti, questo è un passaggio che deve avvenire qualora tu segua già una dieta equilibrata e sana, perche la frequenza viaggia insieme al dispendio energetico, entrambe devono equilibrarsi.

Un altro tipo ti parametro utile è la diversificazione dei muscoli, ovvero il diverso uso che facciamo dei nostri muscoli. E’ dimostrato infatti che un esercizio di tipo statico, come soltanto sollevare un peso, aumenta la frequenza cardiaca di più rispetto a un’attività cardio o aerobica, come la corsa.