Granulociti: Neutrofili, Eosinofili, Basofili e Valori nel sangue

I granulociti sono una classe di globuli bianchi che appartiene alla cosiddetta difesa immunitaria innata; vengono anche definiti leucociti polimorfonucleati perché la forma del loro nucleo è variabile. In questo articolo andremo ad analizzare tutte le tipologie di granulociti: neutrofili, eosinofili, basofili, come si formano e quali sono i valori normali nel sangue.

Granulociti: cosa sono?

I granulociti sono essenzialmente globuli bianchi che hanno questo nome grazie ai granuli presenti all’interno del citoplasma, il cui contenuto viene liberato all’esterno del leucocita durante la difesa contro le infezioni. Queste granulazioni durante le colorazioni di laboratorio possono assumere tonalità diverse a seconda del colorante utilizzato (neutro, acido o basico) e per questo motivo vengono distinti in:

  • neutrofili
  • basofili
  • eosinofili

I granulociti si formano nel midollo osseo in un processo chiamato granulocitopoiesi, a partire da una cellula staminale mieloide dalla quale derivano anche le piastrine ed i globuli rossi. Successivamente, la cellula staminale matura in una staminale di livello più basso che a sua volta dà origine a granulociti e monociti in due distinte vie differenziative.

Il processo di granulocitopoiesi dura circa 12 giorni, durante i quali le cellule nascenti subiscono numerose variazioni morfologiche e biochimiche. Quando i granulociti sono maturi, restano nel midollo per 6-10 ore, poi entrano nel circolo ematico e nei tessuti dove svolgono la loro funzione di difesa dalle infezioni. La durata della loro vita è di 1-2 giorni.

Granulociti nel sangue periferico
Granulociti nel sangue periferico. Da notare il nucleo viola dalla forma variabile.

Granulociti neutrofili

I neutrofili sono la classe più rappresentata dei granulociti e sono dotati di nucleo plurilobato (da 4 fino a 7 lobi, collegati da un sottile filo di materiale nucleare). Dotati di importante attività fagocitaria (maggiore di quella dei monociti-macrofagi), i neutrofili intervengono nelle fasi primarie dell’infiammazione acuta: quando richiamati sul luogo dell’infezione rilasciano i loro granuli che contengono enzimi idrolitici, perossidasi, lactoferrina, idrolasi, fosfatasi acida, enzimi in grado di degradare i mediatori infiammatori ed enzimi antibatterici (lisozima, fagocitina). Una volta svolta la loro azione nei tessuti vanno in apoptosi e costituiscono il pus, insieme ai detriti cellulari ed ai batteri morti.

Nelle analisi del sangue con formula leucocitaria, i granulociti neutrofili alti sono presenti in soggetti colpiti da infezioni batteriche, necrosi, infiammazione acuta ed alcune patologie metaboliche. I granulociti neutrofili bassi (neutropenia) invece può essere dovuta ad infezioni virali, a farmaci immunosoppressori (chemioterapia) ad alcolismo/denutrizione ed infezioni batteriche gravi che uccidono un gran numero di neutrofili (tifo, paratifo, brucella, tubercolosi).

granulociti neutrofili

Granulociti eosinofili

Gli eosinofili hanno un nucleo bilobato (2-3 lobi) e contengono al loro interno numerosi granuli che si colorano con coloranti acidi come l’eosina, da cui il nome di eosinofili. I granuli contenuti negli eosinofili sono idrolasi lisosomiali, perossidasi, proteina basica maggiore e proteina cationica degli eosinofili (queste ultime due sono fortemente tossiche per i batteri). Contengono anche istaminasi, un enzima che degrada l’istamina rilasciata dai basofili, bloccando l’infiammazione.

I granulociti eosinofili si trovano solitamente nell’intestino e nelle vie respiratorie; il loro potere fagocitico è buono, anche se minore di quello dei neutrofili. Gli eosinofili sono molto importanti per la risposta immunitaria contro i parassiti, e nelle allergie: infatti rappresentano un recettore per le IgE. I granulociti eosinofili alti si ritrovano nei processi allergici, nelle infezioni parassitarie, nelle malattie del sistema nervoso centrale e della milza ed anche in alcune patologie del collagene.

L’azione degli eosinofili non è volta solo a contrastare le infezioni parassitarie, ma è anche preventiva, sinergica e protettiva. Infatti gli eosinofili difendono l’intestino attivando le IgA, riparano i danni epiteliali e si associano all’azione linfocitaria all’interno delle placche del Peyer intestinali.

granulociti-eosinofili

Granulociti basofili

I basofili sono caratterizzati da un nucleo bilobato di difficile visualizzazione, in quanto solitamente oscurato dai granuli basofili che si trovano nel citoplasma. I granuli rilasciati dai basofili contengono istamina, eparina, leucotrieni, perossidasi, fosfatasi acida ed altri enzimi litici. La funzione dei basofili è simile a quella dei mastociti: dopo il riconoscimento di un antigene estraneo o il legame con alcune immunoglobuline, rilasciano massivamente il contenuto dei granuli.

L’istamina rilasciata dai granuli è responsabile degli effetti locali come la vasodilatazione e l’aumento della permeabilità vasale. In casi estremi la vasodilatazione e la permeabilizzazione possono determinare shock anafilattico durante le reazioni allergiche.

granulociti basofili

Granulociti percentuali nel sangue

I leucociti polimorfonucleati si possono ritrovare nel midollo osseo (come riserva pronta ad entrare nel sangue in caso di necessità), nel sangue (cellule circolanti) e nei tessuti (migrano dal sangue per extravasazione se attirati dalla presenza di infezioni). Una volta penetrati nei tessuti, al contrario dei linfociti i granulociti non possono più tornare nel flusso sanguigno e muoiono in 6-8 ore.

I granulociti rappresentano circa il 70% dei globuli bianchi presenti nel sangue (le altre classi sono i linfociti ed i monociti) e sono suddivisi in:

  • Granulociti neutrofili: 40-75%
  • Granulociti eosinofili: 2-4%
  • Granulociti basofili: 1%

Ogni tipologia di granulocita ha una sua specifica funzione contro diverse tipologie di agenti patogeni; l’assenza di una delle classi di granulociti causa l’insorgenza di una deficienza immunitaria e la suscettibilità ad alcune tipologie di infezioni.

Granulociti valori normali

Il conteggio del numero di granulociti per volume di sangue è uno dei parametri più importanti quando si effettua un emocromo con formula leucocitaria, perchè permette di valutare lo stato di salute del paziente. Il conteggio dei granulociti permette di individuare infezioni (da virus, batteri, parassiti), la presenza di allergie, monitorare la progressione di alcune patologie, controllare la risposta alle terapie.

I granulociti vengono contati ed analizzati morfologicamente non solo in caso di sospetta infezione, ma anche in tutte le condizioni patologiche che possono colpire i leucociti, come disordini immunitari e neoplasie ematologiche. I valori delle varie tipologie di globuli bianchi vengono conteggiati tramite la formula leucocitaria. I valori di riferimento sono:

  • Granulociti neutrofili: 40-75%, valore assoluto 2000-8000/millimetro cubo
  • Granulociti eosinofili: 2-4%, valore assoluto 20-600/millimetro cubo
  • Granulociti basofili: 1%, valore assoluto 2-150 millimetro/cubo
 E’ importante considerare non solo il valore percentuale, ma anche il valore assoluto, perché il valore percentuale potrebbe risultare eccessivo anche quando in termini assoluti il conteggio è normale (ad esempio per aumento o riduzione di un’altra classe di leucociti, quindi il numero assoluto varia).

Granulociti risposta innata

La risposta immunitaria aspecifica o innata è una tipologia di difesa di prima linea che l’organismo utilizza contro le aggressioni esterne genericamente individuate come pericolose. I granulociti sono le cellule maggiormente coinvolte nella difesa aspecifica, insieme ai monociti-macrofagi; per questo motivo sono ricchi di granuli tossici che possono essere immediatamente utilizzati contro agenti estranei.

Una volta uccisi gli agenti attivanti, i frammenti di microrganismi e di cellule danneggiate richiamano sul luogo altre cellule immunitarie. Il richiamo sul posto di altre cellule come i linfociti dà il via alla risposta immunitaria specifica con l’attivazione (nel giro di poche ore) dei linfociti Natural Killer e la produzione (nel giro di qualche giorno) di anticorpi contro il patogeno individuato.