Monociti Macrofagi: Alti, Bassi, Cause e Valori Normali

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I monociti macrofagi alti o bassi in adulti, bambini ma anche in gravidanza possono avere come base cause particolari. Questi monociti macrofagi sono essenzialmente una tipologia di globuli bianchi e, proprio per questo motivo, sintomi e conseguenze non possono essere sottovalutate. Vediamo in questo articolo tutto ciò che c’è da sapere sui Monociti Macrofagi.

I monociti fanno parte dei cosiddetti globuli bianchi: le cellule corpuscolate del sangue che sono di fondamentale importanza nell’economia della funzionalità del nostro organismo. In particolar modo svolgono una funzione di primaria importanza nell’ambito del rafforzamento e giusto funzionamento delle difese immunitarie. Inoltre, i monociti difendono l’organismo dalle infezioni (patogeni), aiutando anche la regolazione della coagulazione e la rimozione delle cellule morte; oltre che svolgere un ruolo di primaria importanza nella sintesi delle proteine. I monociti diventano monociti macrofagi quando si avviano verso la sezione vascolare del corpo. Ma andiamo a vedere nello specifico che funzioni svolgono i Monociti Macrofagi e cosa significa averli alti o bassi nelle analisi del sangue.

Monociti macrofagi: cosa sono?

I monociti sono globuli bianchi di grandi dimensioni che costituiscono il 2 – 10% dei leucociti (globuli bianchi) presenti nell’organismo.

[boxinformativo title=”Dove nascono”]I monociti, come gli altri leucociti, maturano nel midollo osseo come pro-monociti, per poi passare nel circolo ematico (sangue) in forma matura; dopo 12 ore circa trascorse nel sangue, i monociti migrano nei tessuti e si differenziano in macrofagi.[/boxinformativo]

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Monocita nel sangue. Da notare la dimensione maggiore rispetto ai globuli rossi.

Insieme ai granulociti neutrofili e ai monociti, i macrofagi fanno parte delle cellule immunitarie classificate come fagocitiche (dal verbo fagocitare), per la loro capacità di inglobare i patogeni e distruggerli. l monociti hanno nucleo a forma di rene ed il loro citoplasma è ricco di granuli contenenti enzimi fortemente acidi e basici, la cui azione battericida è alla base della loro funzione immunitaria.

Monociti macrofagi: funzioni

I macrofagi hanno la funzione di fagocitare i microbi e produrre sostanze ad azione infiammatoria (citochine ed enzimi) che stimolano l’azione di altre cellule immunitarie e delle cellule epiteliali, per riparare i tessuti danneggiati dall’infezione.

[boxinformativo title=”Approfondimento”]

Durante le infezioni virali i macrofagi producono una citochina chiamata interferone, che impedisce la diffusione del virus alle cellule sane.

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Le ulteriori funzioni dei macrofagi sono innumerevoli:

  • Favoriscono il riconoscimento dell’agente patogeno da parte dei linfociti T citotossici
  • Aiutano l’extravasazione (passaggio sangue-tessuti) di altre cellule immunitarie verso il sito di infezione
  • Rilasciano fattori di crescita che stimolano la formazione di vasi sanguigni e la cicatrizzazione al termine dell’infezione

Monociti alti: cause

I monociti alti, o meglio definita come monocitosi, è l’elevata concentrazione di monociti nel sangue. Si tratta di una condizione tipica di condizioni infiammatorie croniche di natura infettiva come:

  • tubercolosi
  • sifilide
  • brucellosi
  • listeriosi
  • colite ulcerosa
  • mononucleosi infettiva
  • endocardite batterica

I monociti alti, però, possono essere causa anche di uno sviluppo di malattie autoimmuni (morbo di Crohn, Lupus…) o malattie neoplastiche (linfoma di Hodgkin ed altre patologie mieloproliferative). Sono tuttavia moltissime le condizioni che portano ad aumento della concentrazione dei monociti, come ad esempio anche:

  • cirrosi epatica
  • colite
  • sprue
  • anemie emolitiche
  • sarcoidosi
  • neutropenia ecc.

La maggior parte delle volte valori alti dei monociti sono semplicemente dovuti a momentanei periodi di stress e non hanno quindi alcun significato clinico. Sono numerosi i fattori che possono influenzare la conta monocitaria: tra questi età avanzata, età pediatrica, assunzione di farmaci. Se però la monocitosi (specialmente cronica) si accompagna ad altri sintomi di infezione (febbre, astenia, tachicardia, dolore, perdita di peso, sudorazione profusa, inappetenza) è assolutamente consigliato rivolgersi al medico.

[boxinformativo title=”Curiosità”]

In generale, qualsiasi turbamento dell’omeostasi dell’organismo conduce ad una maggiore produzione di cellule immunitarie a scopo di difesa.

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Monociti bassi: cause

Una bassa concentrazione di monociti è poco frequente e non ha significato clinico in assenza di patologie note. Si può però verificare diminuzione della concentrazione di monociti in caso di gravi infezioni batteriche sistemiche (setticemia), leucemie e linfomi, ridotta funzionalità midollare (aplasia, farmaci mielotossici) e nei pazienti sottoposti a radioterapia e chemioterapia.

Monociti Macrofagi: Valori Normali

I monociti sono la forma cellulare che si ritrova nel sangue e che quindi può essere dosata nella formula leucocitaria. Rappresentano il 2-10% dei leucociti e si ritrovano ad una concentrazione ematica di 0.2-0.8 miliardi/litro. I monociti sono una componente importante del sistema immunitario per la difesa dalle infezioni sia batteriche che virali ed il loro dosaggio serve a monitorare lo stato di salute generale.

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