Midollo Osseo: Malattie, Trapianto, Tipologie e Donazione

midollo osseo (visione schematica)

In questo articolo parleremo del trapianto di midollo osseo e della donazione ma anche di tutte le malattie che sono collegate al mal funzionamento di questa struttura dell’organismo particolarmente importante. Vediamo che cos’è precisamente il midollo osseo, cosa significa sottoporsi al trapianto, alla donazione e cosa comporta.

Midollo Osseo: cos’è?

Il midollo osseo è l’unica struttura addetta alla produzione degli elementi cosiddetti “figurati” del sangue, ovvero a:

Sono degli elementi che non durano per sempre, anch’essi sono soggetti a morte cellulare che avviene dopo un certo numero di giorni; per esempio per i globuli rossi dopo circa 120 giorni. Per questo motivo il nostro organismo produce una continua sintesi e un continuo rimpiazzo di queste cellule.  Le “cellule del sangue”, quindi che vengono prodotte nel midollo e poi immesse in circolo, provengono da precise cellule progenitrici che vengono anche chiamate cellule staminali emopoietiche –CSE-. Queste hanno come caratteristica principale quella di autorinnovarsi e di proliferare continuamente in modo da diventare le conosciute cellule mature sanguigne citate in precedenza.

Il midollo osseo è presente in molti segmenti scheletrici: costole, sterno, ossa del bacino, scapole, in poche parole nella zona spugnosa che compone la struttura ossea. Allora cosa verrà donato? Un pezzo di osso? Chiariamo dicendo che il midollo osseo che viene usato per il trapianto che noi chiamiamo “midollo emopoietico” viene riconosciuto perché a vista ha le caratteristiche del sangue, quel sangue che viene prelevato dal bacino, per la precisione dalle cresche iliache comuni, ma sono compatibili anche tibia (per i bambini) e sterno. Ovvio è una procedura che può essere applicata anche con i vasi periferici, solo però attraverso stimolazione cellulare dovuta a farmaci specifici. (Vedi anche: Anisocitosi) E’ importante fare una distinzione tra i tre tipi di midollo osseo che noi ci ritroviamo:

  • midollo rosso che ha il primario compito di produrre gli elementi figurativi del sangue, in maggioranza appunto i globuli rossi, forse l’avevate capito
  • midollo giallo invece è costituito da adipociti, quindi grasso che col tempo può anche trasformarsi in midollo rosso
  • midollo gelatinoso è presente soltanto nelle persone più anziane

Midollo Osseo Malattie

Le malattie del midollo osseo possono essere particolarmente rischiose per la salute dell’uomo proprio perché questa struttura, come abbiamo già avuto modo di approfondire, è strettamente collegata alle parti figurate del sangue. Le alterazioni del normale funzionamento del midollo osseo possono provocare gravi malattie o patologie spesso legate a quella che in generale chiamiamo “anemia“, come:

    • Leucemia
    • MDS (Sindrome di Myelodysplastic)
    • MPD (Disordini di Myeloproliferative)
    • Anemia Aplastica
    • Anemia sideropenica, detta anche anemia da carenza di ferro
    • Cancro e Linfomi che colpiscono la produzione cellulare
    • Porpora trombotica trombocitopenica
    • Disordini del dyscrasia delle cellule del plasma
    • Cytopenia 
    • Tumori
    • Depressione del midollo osseo ecc.

Midollo Osseo: Trapianto

Il trapianto di midollo osseo si pone come obbiettivo quello di ricostruire il patrimonio midollare ormai danneggiato da patologie gravi. Il midollo osseo, come qualsiasi zona del nostro corpo, può essere aggredito da diverse patologie, dalle più ‘banali’ alle più serie. Purtroppo anche le fonti, che dovrebbero essere di guarigione, come radiazioni o chemioterapia, sono capaci di arrecare danno allo stesso midollo. In caso di necessità, prima dell’intervento, il midollo osseo del malato può essere distrutto attraverso le radiazioni. Come si svolge il trapianto?

Il trapianto, quello solito, consiste nell‘infusione di cellule staminali prelevate da donatore che poi, una volta iniettate, arrivano direttamente nel sito interessato alla processo emopoietico. Se la chemioterapia risulta essere indispensabile, quanto la necessità di trapianto di midollo osseo, solitamente prima di iniziare il trattamento chemio si fa un prelievo di cellule staminali così da preservarle. Per questo motivo tutta la fase è accompagnata da trasfusioni di sangue così da ristabilirne le quantità e rendere l’individuo idoneo all’intervento. (Vedi anche: aptoglobina)

Midollo Osseo: Tipologie di Trapianto

Piccola parentesi per avere un quadro più dettagliato circa il tipo di trapianto, esistono tre tipi diversi di donazione:

  1. autologo: sarebbe quello di cui parlavamo prima, ovvero quando ci si ritrova un paziente col tumore che necessita di trattamento chemioterapico a dosi massicce, si preleva il midollo stesso del paziente che poi verrà ritrapiantato in seguito. In poche parole è un autotrapianto
  2. singenico: il donatore è gemello del ricevente, quindi geneticamente il midollo è compatibile. Eccezioni solo i casi in cui i fratelli non siano omozigoti, casi rari, veramente particolari.
  3. allogenico: questo forse è il più comune, si tratta di un donatore che può essere totalmente o parzialmente compatibile, che esso sia un familiare, un amico o un iscritto al Registro Donatori di Midollo osseo, di cui vi parlerò in seguito. Anche questo trapianto comporta il famoso prelievo di midollo osseo da donatore per poi effettuare una successiva infusione nel paziente.

Rischi Trapianto Midollo Osseo

Quali sono i rischi per il donatore e il ricevente? Partendo dal presupposto che la quantità di midollo prelevata è veramente minima, quindi la donazione di per sé non crea problemi significativi al donatore. Il rischio più grave connesso alla donazione di midollo osseo è quello legato all’anestesia durante l’intervento. Certo, la zona del prelievo può essere indolenzita per alcuni giorni e il donatore può percepire stanchezza, ecco perchè si tende a eseguire il ricovero seppur di poche ore. Le reazioni al trapianto sono differenti per entrambi i soggetti interessati.

Parliamo inizialmente del donatore, i rischi possono riguardare l’allergia all’anestetico o infezioni, o anche quello che ha a che fare con l’assunzione dei farmaci pre-prelievo che possono causare:

  • dolori ossei
  • cefalee
  • perdita di appetito
  • nausea/vomito
  • insonnia

Per quanto riguarda invece il ricevente, i rischi riguardano un possibile rigetto o infezioni dopo il trattamento con farmaci chemioterapici, ma in linea generale bisogna preoccuparsi degli effetti quali la GvHD, la reazione del trapianto contro l’ospite, questo succede quando l’immunità del ricevente si attiva contro le nuove cellule ospitae del donatore, da qui la cascata di immunità che si estende ai vari organi mettendo a rischio anche la vita stessa del paziente.

Midollo Osseo: Donazione

Un vecchio poeta lecchese diceva: “donare qualcosa è un grande gesto umano, ma donare qualcosa di sé è sacrificio che diventa gioia immensa quando il volto di chi dona osserva l’emozione nel volto di chi riceve”

Il sangue da sempre è stato considerato come una fonte inesauribile di energia, fondamentale per la sopravvivenza dell’organismo. Con il passare del tempo, accresceva la richiesta di quantitativo di sangue sempre maggiore, per questo motivo, l’uomo ha tentato di metabolizzare questa immagine della donazione come incentivo per il miglioramento della salute di chi ne ha bisogno.

La trasfusione oggigiorno ha toccato livelli rilevanti nella pratica medica, basti pensare ai problemi legati agli emoderivati. La donazione, in questo caso stiamo parlando di sangue, ha nella nostra cultura, sopratutto sanitaria, salde e profonde basi. Parallelamente a questa crescita sociale del gesto di donare, si intreccia la dimensione della pratica terapeutica, quello che noi intendiamo come gesto clinico in se per se. Con gli anni cresce ancora di più la percezione di ‘donare’, tanto da non far bastare più la sola donazione di sangue, da qui si sviluppa il concetto di midollo osseo.

Midollo Osseo: Come si dona?

La donazione di midollo osseo implica due metodi:

  • classico: è il prelievo di sangue midollare direttamente dalle ossa del bacino. Il donatore viene anestetizzato e ricoverato per circa 48 ore per eventuali contolli.
  • semplice prelievo, viene effettuato inizialmente un trattamento farmaceutico che va a stimolare la crescita e lo sviluppo delle staminali per cinque giorni. Il sangue dopo ciò, subisce dei trattamenti medici per essere adatto alla donazione.

Prima della trasfusione il paziente interessato si sottopone a trattamenti di chemioterapia o radioterapia che hanno la funzione di rigenerare queste cellule per far si che chi le riceve non sviluppi rigetto, aggravante importante dei trapianti.

Come si fa a diventare donatori di midollo osseo?

Sicuramente molti di voi si saranno fatti convincere già dalla prima citazione scritta, in molti altri invece prevale la paura. Per chi vuole approfondire sul gesto, in questo paragrafo vi spiegherò come iscriversi al registro donatori, vi parlerò dei requisiti necessari e di quello che succede quando si è contattati perché compatibili e come avviene il prelievo.

Quasi tutti possono diventare donatori di midollo osseo, servono dei requisiti fondamentali per poter entrare nel Registro nazionale dei donatori:

  • avere un’età  tra i 18 e i 35 anni
  • avere un peso corporeo di almeno 50 kg
  • godere di buona salute

Bisogna effettuare uno screening di inizializzazione con prelievo di saliva o di sangue per procedere con la tipizzazione, che cosa è? Semplice, è la caratterizzazione del profilo genetico importante per  verificare la fondamentale compatibilità. Nel registro si resta fino all’età di 55 anni.