La pressione minima alta o bassa con i valori di riferimento, i sintomi, le cause e i rimedi utili per fronteggiare l’alterazione di questo valore. Con la dicitura “pressione minima” più specificatamente si indica la pressione arteriosa diastolica che determina la fase del rilascio del processo di funzionamento cardiaco (opposto alla contrazione: pressione sistolica).

La pressione arteriosa diastolica è anche chiamata pressione minima: altro non è che la condizione del cuore nel momento in cui questo è in fase di rilasciamento. E’ il momento opposto alla contrazione che determina invece la pressione sistolica. Quindi, in poche parole, è quella pressione che c’è tra due battiti cardiaci consecutivi. Caratteristica propria della pressione è quella di non essere stabile, quindi varia continuamente grazie a fattori che agiscono in modo attivo su di essa.

Questi valori possono subire dei cali o degli incrementi, scaturendo così le patologie, come la pressione minima bassa o la pressione minima alta. E’ facile da capire quanto questi cambiamenti possano indicare un malfunzionamento all’interno del nostro organismo. (Vedi anche: i Vasi Sanguigni)

Pressione Minima o Diastolica: Cos’è?

Diastolica, appunto deriva dal termine diastole, che appunto è un momento che vede il cuore in fase di rilassamento. Le sue cavità interne, in questi microsecondi di azione, si ampliano in modo da far passare il sangue di ritorno proveniente dalla periferia.

Abbiamo già visto quali sono i valori normali entro cui una pressione può considerarsi a regola, e avevamo anche già detto che sia la pressione diastolica che la sistolica, singolarmente hanno anch’essi dei range di valori:

Una diastolica deve rientrare tra i 60-80 mmHg mentre una sistolica deve essere compresa tra 90-120 mmHg.

Ovviamente, essendo un parametro vitale, questa verrà valutata dai medici che andranno a rapportare entrambe le pressioni, massima e minima, rilevando le eventuali alterazioni.

Distinguiamo, in questo articolo, le patologie strettamente legate alla pressione diastolica:

Pressione Minima Alta

La pressione minima alta è una patologia spesso latente, di cui, solitamente si ignorano i sintomi. E’ un disturbo che insorge nella maggior parte della popolazione, anche nei giovani, perché è scaturita da fattori comuni a tutti:

Ma di cosa stiamo parlando? Come viene diagnosticata e quale è il suo grado di pericolosità? La pressione minima alta è quella condizione che si ritrova quando si verifica un incremento del valore, che nel caso della diastolica non deve superare i 90 mmHg, ovvero il confine che vede agli estremi, lo stadio di pre-ipertensione e di ipertensione.

Insomma in breve, secondo il parere medico, è il valore di pressione minima che supera i 90 mmHg. Tra gli 80-89 mmHg si avrà lo stadio di pre-ipertensione. La prima ‘sentinella’ che ci annuncia una possibile ipertensione, perciò richiede un costante monitoraggio. Dicevo che l’ipertensione, è anche presente nei giovani, perché quest’ultimi sono più soggetti a sforzi fisici intensi.

Pressione Minima Alta: Cause

In realtà risulta più corretto parlare di fattori di rischio, invece di cause, per il semplice motivo, che quelli che andremo a elencare, saranno delle condizioni che vanno a predisporre la persone alla patologia. In  qualsiasi caso bisogna distinguere le cause dovute a ipertensione essenziale e quelle dovute a ipertensione secondaria.

Tra i fattori di rischio, ricordiamo anche:

Ebbene si, non vi parliamo a caso di dieta equilibrata da rispettare perchè come ben vedete, più della metà dei rischi è provocato proprio dall’alimentazione scorretta, o da altre cause che vanno a costringere le pareti dei vasi fino ad aumentare la pressione. Comunque sono tutti fattori correggibili.

Pressione Minima Alta: Sintomi

Cosa comporta avere questi tipi di problemi e quali sintomi potrei ritrovare nel corso della vita? Una pressione minima alta non si manifesta con alcun sintomo evidente, che non sia confondibile con altri disturbi. Quelli che dovete riconoscere sono:

Capita che si possa verificare una crisi ipertensiva che ha come principali sintomi:

A meno che non si verifichi una crisi ipertensiva, i sintomi sono abbastanza confondibili ecco perché il disturbo viene anche chiamato killer silenzioso. Qualora ci si ritrovi in ospedale, il medico, al primo aumento di minima, stabilirà un controllo più approfondito che prevederà un monitoraggio costante e scrupoloso. Il tutto verrà esaminato grazie ad una griglia compilata che mostrerà, in curva, l’andamento della pressione sanguigna nell’arco delle 24 ore. Ovviamente tocca ricordare le standard alterazioni durante la giornata:

Rimedi 

Se si sceglie di ricorrere ai farmaci contro l’ipertensione, ricordate che questo deve avvenire solo sotto prescrizione medica;

Rimedi della Nonna

Si indicano come “rimedi della nonna” quelle accortezze nel trattare la pressione diastolica alta del tutto naturali. Il primo consiglio – che vi offrirà anche il medico – sarà sicuramente lo stile di vita sano ed equilibrato:

Per abbassare velocemente la pressione, in generale, esistono dei metodi del tutto naturali sempre in relazione all’alimentazione. Per capire quali siano è ovviamente consigliabile un consulto con un medico specializzato ma anche con un nutrizionista che possa indirizzarci verso la giusta alimentazione. Tra questi “rimedi della nonna” vanno annoverati: tè verde, barbabietola e tè kombucha, un tè particolarmente benefico perchè ricco di probiotici naturali e un metodo efficace contro l’ipertensione.

Diagnosi

Oltre ai dati anagrafici, il medico si dedicherà anche al decorso clinico del soggetto. Porrà domande riguardanti:

La domanda che tutti voi vi starete chiedendo è: avere la pressione minima alta, è pericoloso? Tutto, se trascurato, diventa dannoso per l’organismo. Avere un tale disturbo porta a essere più esposti a danni a diversi distretti corporei e organi inclusi. Si può essere esposi a complicanze quali:

Pressione arteriosa: da cosa dipende?

Quello che tocca ricordare sono i fattori da cui essa dipende, stiamo parlando di:

Sono fattori che vengono controllati da stimoli ormonali e nervosi, in modo tale che vadano a intervenire in ogni situazione ostile alle esigenze del nostro corpo e in questo caso, del cuore.

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