Cistite: Sintomi, Cause e Terapia e Rimedi Naturali

Cistite

La cistite è l’infiammazione della vescica, dovuta solitamente ad un’infezione batterica delle cellule epiteliali (urotelio) che rivestono internamente le vie urinarie. I sintomi della cistite sono molto variabili e comprendono:

  • dolore ad urinare
  • frequente minzione
  • febbre alta (raro)

L’infezione può essere acuta o cronica e in alcuni casi può essere asintomatica. La cistite è comune nelle donne, nelle quali l’anatomia (uretra corta e prossimità di uretra-ano) favorisce la contaminazione con batteri di origine fecale. A 24 anni, circa 1 donna su 3 ha avuto un’episodio di cistite con necessità di terapia antibiotica e nel corso della vita 1 donna su 2 avrà un episodio di cistite.

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Cistite: Sintomi

I sintomi della cistite possono variare molto, i più comuni sono:

  • disuria (difficoltà e dolore ad urinare)
  • pollachiuria (minzioni frequenti di piccole quantità di urina)
  • febbre anche molto elevata
  • ematuria e piuria (presenza di sangue e/o pus nelle urine)
  • dolore durante i rapporti sessuali
  • dolore sovrapubico
  • urine torbide, perché contengono batteri e cellule immunitarie

[boxinformativo title=”Alcune persone non presentano alcun sintomo anche se hanno batteri nelle urine (batteriuria asintomatica).”][/boxinformativo]

Le infezioni del tratto urinario quindi possono essere variabilmente sintomatiche a seconda di età del paziente, sesso, condizioni patologiche concomitanti, microrganismo causa dell’infezione. Il quadro clinico può essere asintomatico oppure estremamente grave per estensione dell’infezione alla pelvi ed ai reni (pielonefrite). La cistite può essere:

  • Acuta: singolo episodio occasionale, di origine infettiva, che si risolve con terapia
  • Ricorrente: frequenti infezioni acute che si ripresentano periodicamente
  • Emorragica: infezione acuta di origine infettiva che coinvolge i capillari

[boxinformativo title=”Quando una cistite è secondaria ad un’altra malattia dell’apparato urinario (tumori, calcoli), si parla di cistite complicata.”][/boxinformativo]

Cistite: Cause e fattori di rischio

La cistite è tipicamente causata da batteri di provenienza fecale: circa nel 70% dei casi è causata da Escherichia coli, ma può anche essere provocata da batteri dei generi Proteus, Klebsiella, Enterobacter, Serratia, Pseudomonas, Staphylococcus e Streptococcus. La cistite può essere anche causata da malattie vaginali da Trichomonas e Candida.

 

I fattori di rischio sono l’età, i rapporti sessuali che favoriscono il passaggio di batteri nella vagina e nell’uretra, la stitichezza, l’uso del diaframma, la presenza di un catetere vescicale, avere un sistema immunitario debole. Negli anziani e nei ricoverati che hanno un catetere vescicale, la cistite può essere un problema grave per la possibilità che i batteri diventino resistenti ai ripetuti cicli di antibiotico-terapia. Alcune donne per cause sconosciute soffrono di cistiti ricorrenti, con abbassamento della qualità della vita.

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Risultati immagini per cistite uomoE nell’uomo? La cistite non è solo “roba da donne”. La cistite maschile è poco frequente, ma non rara. Anche nell’uomo i sintomi possono essere leggeri o molto forti; i batteri responsabili sono anch’essi di provenienza fecale e molte volte le cause sono riconducibili a disturbi prostatici, ad esempio infezioni alla prostata o una prostatite che comprime la vescica, impedendone lo svuotamento completo e facilitando lo sviluppo di infezioni. Altre cause di cistite nell’uomo sono traumi in zona genitale (incidenti o da sport) e rapporti sessuali non sicuri.

Cistite: diagnosi e terapia

La diagnosi di cistite è solitamente clinica, per la presenza dei caratteristici sintomi. Per confermare la diagnosi si esegue un esame delle urine, sia chimico-fisico (osservazione al microscopio del sedimento urinario, rilevazione di emazie e leucociti) sia batteriologico (le urine vengono seminate su terreni di coltura che permettono la crescita dei batteri). L’esame colturale delle urine ed un tampone vaginale sono necessari quando si soffre di cistiti ricorrenti o quando la terapia antibiotica non ha effetto. Una volta identificato il batterio causa della cistite, sulle colonie batteriche si esegue l’antibiogramma, ovvero il test di sensibilità agli antibiotici.

Terapia

Il trattamento della cistite semplice consiste nella somministrazione di antibiotici: quelli maggiormente prescritti sono fosfomicina (Monuril), trimetoprim-sulfametossazolo (Bactrim), ciprofloxacina, ofloxacina. In caso i batteri risultino resistenti a questi antibiotici o ci si trovi in presenza di una cistite complicata, possono essere prescritti fluorochinoloni (ciprofloxacina, levofloxacina), beta-lattamici (amoxicillina-clavulanato o ampicillina-sulbactam), cefalosporine di seconda o terza generazione. La batteriuria asintomatica non dovrebbe essere trattata per il pericolo di insorgenza di antibiotico-resistenza.

Purtroppo la terapia antibiotica ha l’effetto collaterale di uccidere la flora batterica residente dell’intestino e della vagina. La flora batterica buona colonizza l’epitelio, impedendo a batteri patogeni di proliferare; inoltre i lattobacilli vaginali aiutano a mantenere un pH acido, inadeguato alla sopravvivenza dei batteri patogeni e dei lieviti come la Candida. L’assunzione di antibiotico può favorire le infezioni micotiche, quindi va assunto solo se necessario e per il periodo giusto; è utile integrare la flora benefica con fermenti lattici vivi ed utilizzare saponi intimi a pH acido. (Vedi anche: cosa sono i probiotici)

Cistite: rimedi naturali

Uno dei rimedi naturali più gettonati è il D-mannosio, utile non solo per curare ma anche per prevenire la cistite. Il D-mannosio è uno zucchero semplice che possiede una proprietà molto utile: arriva alla vescica integro, senza essere modificato dalla digestione, e lì è in grado di staccare i batteri dall’urotelio e di espellerli con le urine. Inoltre, il D-mannosio ripristina lo strato di glicosamminoglicani della mucosa vescicale, che la proteggono dall’attacco dei batteri e dagli insulti meccanici.

Risultati immagini per cistite doloreUn altro rimedio naturale molto noto è l’integratore al mirtillo rosso (cranberry) che stacca meccanicamente i batteri dalla mucosa vescicale; inoltre contiene molti flavonoidi, anticianosidi, acido malico e acido citrico che hanno proprietà:

Insieme al mirtillo rosso si trova spesso l’uva ursina (il nome deriva dal fatto che gli orsi ne sono golosi): funge anch’essa da disinfettante ed inoltre calma il bruciore ed attenua l’impulso ad urinare. L’uva ursina rende le urine blu-verdi, ma è solo un effetto temporaneo e non dannoso.

Tra i decotti e le tisane troviamo quelle alla malva ed alla calendula, piante dagli effetti antinfiammatori, lenitivi e protettivi. Il decotto/tisana di malva può essere bevuto ma ha anche un effetto detergente se utilizzato localmente. La calendula è nota specialmente come ingrediente dell’omonima crema, ma esistono anche fiori essiccati, estratti e ovuli, soluzioni che possono essere usate sinergicamente per potenziarne l’attività antisettica, lenitiva, rinfrescante e cicatrizzante.

Cistite rimedi casalinghi

Per avere sollievo dai sintomi si possono applicare impacchi sul perineo (l’area tra vagina e ano), freddi o caldi a seconda delle personali preferenze. La posizione accovacciata o fetale, portando le ginocchia al petto, diminuisce il dolore.

Prevenzione della cistite

Alcune persone soffrono di cistite recidivante, ovvero episodi ripetuti di cistite che guarisce normalmente ma che si ripresenta dopo poco tempo. Ci sono alcuni rimedi, sia comportamentali che naturali, che possono aiutare a ridurre la frequenza degli episodi e migliorare molto la qualità della vita. Purtroppo non esiste un rimedio universale per la cistite ricorrente, quindi ognuno deve provare a cercare i fattori che possono scatenare l’infezione e mettere in atto modifiche allo stile di vita per diminuirne la frequenza.

Abbigliamento

Un abbigliamento in cotone, bianco e neutro, favorisce la traspirazione cutanea ed evita l’instaurarsi di un microclima eccessivamente umido; inoltre mantiene stabile il pH (importantissimo per garantire la sopravvivenza dei lattobacilli) ed evita l’irritazione cutanea. Sono da preferire assorbenti in cotone, evitare l’uso di salvaslip, non indossare pantaloni eccessivamente aderenti.

Igiene intima

Quando si soffre di cistite ricorrente è importantissimo mantenere una perfetta igiene intima, lavandosi con acqua corrente ed un detergente intimo naturale a pH acido (4.0-4.5). Bisogna evitare lavande vaginali perché asportano la flora batterica vulvare e vaginale. Durante i rapporti sessuali può essere utile un lubrificante per evitare i micro-traumatismi sull’uretra, che possono causare dolore ed infiammazione.

igiene intima

Bisogna inoltre garantire un costante lavaggio vescicale, perché molti batteri aderiscono all’urotelio. Come? Bere poco e spesso (ma non troppo!), preferire acque alcaline e non gassate, non trattenere mai l’urina per lungo tempo ma andare in bagno ogni volta che si avverte lo stimolo.

Alimentazione

Gli alimenti possono irritare la vescica, specialmente quelli che contengono ossalati che tendono ad aggregarsi formando cristalli di acido urico. Come sapere quali sono gli alimenti irritanti? Ogni soggetto che soffre di cistite cronica ha notato uno o più alimenti sospettati di aumentare il disagio: per scoprire quali sono, bisogna eliminare gli alimenti sospetti e reintrodurli uno alla volta, osservando se i sintomi peggiorano o migliorano (può essere utile tenere un diario alimentare-sintomatico).

Una volta scoperti gli alimenti a rischio, si può eliminarli totalmente oppure mangiarli con dei limiti, cercando di scoprire oltre quale quantità si avverte una sintomatologia. Un’alternativa è assumere un alcalinizzante (ad esempio aggiungendo all’acqua bicarbonato di sodio) ogni qualvolta si mangia il cibo irritante.

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