Vitamina B2: che cosa è? Alimenti e Carenza di Riboflavina

vitamina B2

La vitamina B2, anche chiamata riboflavina, è un derivato dell’isoallossazina, prodotta soltanto nel mondo vegetale, mentre gli animali la assumono tramite gli alimenti.

Quindi che cosa è la vitamina B2? Quali sono i benefici e quali gli effetti dovuti a una sua carenza? In quali alimenti si trova?

Che cosa è?

Innanzi tutto la vitamina fa parte della famiglia delle vitamine del gruppo B, le stesse che hanno la proprietà di essere idrosolubili, ovvero non hanno la capacità di accumularsi nel corpo perciò devono essere continuamente integrate dall’esterno, tramite dieta o integratori. Si dimostra fondamentale per molti processi che hanno a che vedere con il metabolismo, anche collaborando con altre vitamine, soprattutto per quanto riguarda i tessuti.

La riboflavina è, in poche parole, la componente reattiva di due coenzimi, flavin-mononucleotide (FMN) e flavin-dinuclotide (FAD), anch’essi coinvolti nel metabolismo, precisamente nell’ossido-riduzione. L’individuo, quando integra la vitamina B2 nella propria dieta, lo fa tramite alimenti in cui la vitamina è presente soltanto in forma fosforilata, quindi non attiva; per fare in modo che questa venga assimilata nel corpo deve essere attivata, quindi defosforilata da speciali enzimi presenti nell’intestino tenue. Il percorso successivo segue la via del sangue, dove qui si lega ad alcune proteine presenti nel plasma, in particolar modo all’albumina e ad altre globuline, per poi essere trasportata verso il fegato e altri tessuti. E’ proprio a livello dei tessuti che avviene la sua trasformazione nelle sue due forme FMN e FAD, che hanno la funzione di dare al corpo più energia tramite la seguente reazione che vi riportiamo:

“Riboflavina + ATPFMN + ADP

FMN + ATPFAD + PPi (pirofosfato). “

Assorbimento

Il suo assorbimento, che avviene a livello intestinale, è un procedimento molto rapido. Il motivo è collegato al fatto che, come dicevamo prima, circa il 60% della sua componente si lega alle proteine plasmatiche, con l’intento di essere poi dispersa nei vari distretti corporei, senza mai essere immagazzinata. Gli organi che contengono più di questa vitamina sono. cuore, fegato (come per tutte le vitamine) e intestino. Il cervello ne contiene solo in minor quantità perchè è azionato un meccanismo di regolazione omeostatica continua.  L’eccesso, inutile per il corpo, viene escreto con le urine, dove la riboflavina è presente in forma libera o degradata totalmente. Il processo di assorbimento viene influenzato da alcol e altre sostanze come caffè o vitamine.

Funzioni

A livello biologico, ci stiamo riferendo di una vitamina che ha tra gli incarichi più importanti di tutte. E’ costituita da questi elementi che sono essenziali per le reazioni di ossido-riduzione del metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi (ciclo di Krebs, beta-ossidazione degli acidi grassi, catabolismo). Sono coinvolti anche nel metabolismo dell’alcol e degli Xenobiotici, oltre che nella produzione di numerose ulteriori vitamine, quali la niacina, l’acido folico, o la piridossina. Ciò significa che, uno stato carenziale di vitamina B2, seppur raro, può comportare a uno stato pluricarenziale di più vitamine.

Le sue capacità non si limitano a questo; il suo ruolo principale è quello di rendere disponibile l’energia, indispensabile per l’organismo, raccolta dagli alimenti assunti. Ricordiamo però altre potenzialità della riboflavina, come:

  • il mantenimento dell’integrità del sistema nervoso, della cute e degli occhi;
  • la capacità di promuovere e favorire lo sviluppo regolare
  • l’agisce contro la malaria, ma anche contro alcune malattie infettive.
  • aiutare il nostro corpo ad assorbire più correttamente il ferro e la vitamina B6.
  • produrre i globuli rossi, importantissimi per il trasporto dell’ossigeno nel sangue
  • rafforzare il sistema immunitario, sintetizzando più anticorpi.
  • essere utilizzata per curare le malattie della pelle come acne, eczemi e dermatiti.

Fabbisogno e alimenti

Il fabbisogno giornaliero di vitamina B2 viene calcolato in relazione alle calorie assunte, ma diciamo che il valore si aggira intorno a 0,6 mg di vitamina B2 ogni 1.000 Kcal. Questo tende ad aumentare nei periodi di crescita più rapida o nel caso in cui vengano introdotte più proteine. Poichè è una vitamina molto diffusa negli alimenti, è molto rara la situazione di non raggiungimento delle dosi consigliate.

Dosi consigliate

  • BAMBINI/ADOLESCENTI: da 0,5-1,3 mg, differenti in base all’età e al sesso
  • ADULTI: da 1,3-1,6 mg, anche qui variano in base al sesso e all’età
  • GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO: piccola eccezione per queste due condizioni in cui i livelli diventano 1,7/1,8 mg

Il suo contenuto più elevato lo ritroviamo:

  • nel formaggio, quindi anche nei vari latticini
  • nel lievito
  • nel fegato
  • nell’albume dell’uovo
  • nelle varie verdure specie quelle a foglia verde come spinaci, radicchio e foglie di rapa
  • nella pappa reale
  • nelle germe di grano e di frumento
  • nella soia
  • nella frutta secca

Tutto sommato, seguire una dieta sana ed equilibrata, anche come la dieta mediterranea, dovrebbe garantirci il giusto apporto di vitamina necessario per godere di ottima salute. Le cose però cambiano per chi abusa di alcol, stupefacenti o fumo , che già precedentemente avevano una forte influenza sull’assorbimento, perchè si tratta di stili di vita che non combaciano con l’idea di salute che tanto si osanna, oltre al fatto ognuno, seppur in minima parte, a lungo termine incide sull’andamento fisiologico dell’organismo.

I mediti inoltre, tendono a consigliare una maggiore integrazione di vitamina B2 in categorie di soggetti ben precise, in cui rientrano:

  • anziani
  • soggetti che praticano più sport
  • soggetti che praticano lavori pesanti
  • reduci da interventi chirurgici
  • individui con malattie croniche
  • donne che assumono anticoncezionali orali
  • soggetti con gravi ustioni

Carenza di vitamina B2

Anche chiamata ariboflavinosi, ovvero la carenza di vitamina B2, è un fenomeno raro, che in realtà non si manifesta con sintomi molto riconoscibili. Dalle ricerche condotte e dai dati raccolti, si sa che nel bambino un’eventuale ipovitaminosi comporta un rallentamento, se non un definitivo arresto della crescita.

Segni di deficit di vitamina sono:

  • lesioni della pelle (cheiolosi,dermatite, acne)
  • lesioni ai rivestimenti oculari e all’apparato gastro-intestinale
  • formazione agli angoli della bocca di ragadi o fessurazioni che hanno la tendenza a infettarsi con facilità
  • lingua atrofica e dolente, assumerà un colore rosso intenso (glossite)
  • la cornea può appannarsi e la forte vascolarizzazione può portare a ulcerazione
  • dermatite seborroica alle palpebre
  • capogiri e tremori
  • insonnia
  • prurito
  • problemi con l’apprendimento
  • lievi forme di anemia, con conseguenti disturbi del metabolismo dell’acido folico

Tra gli effetti più importanti che una carenza di vitamina B2 può portare, ricordiamo anche l’inibizione che effettua su alcune tipologie di farmaci:

  • antibatterici
  • eritromicina
  • carbomicina

Non ci sono invece dati effettivi circa la tossicità provocabile da un sovradosaggio di vitamina B2. Inizialmente bisogna ricordare che la riboflavina veniva usata a dosi massicce per curare l’emicrania. Fu proprio in quegli studi che non si riscontrarono effetti negativi dovuti a dosi elevate. Un elevata quantità di riboflavina sembri interessare soltanto la colorazione, più scura e più brillante, delle urine.

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