L’anemia

Anemia

Quello di cui andremo a trattare in questo articolo, è un concetto molto generalizzato di tutto quello che fin ora abbiamo accennato riguardante l’anemia. Molti di voi la conosceranno già, altri invece non ne hanno mai sentito parlare. Il nostro compito ora è, aggiornare e informare.

Cosa è l’anemia?

L’anemia è quella condizione patologica, in cui il numero dei globuli rossi oppure anche la quantità di emoglobina (la proteina in essi contenuta che ha il compito di trasportare l’ossigeno) sono nettamente ridotti. L’emoglobina può essere anche analizzata, in questi casi, in relazione all’aptoglobina.

Quello che è assodato è che i globuli rossi contengono l’emoglobina, che come dicevo tra parentesi, è una proteina che permette loro di trasportare l’ossigeno dai polmoni fino a tutti i distretti del nostro organismo. Ne consegue che, quando il numero degli eritrociti è ridotto oppure la quantità di emoglobina contenuta è molto bassa, il sangue non può svolgere la sua funzione principale che è trasportare appunto l’ossigeno, quindi questa condizione, di scarso passaggio di ossigeno, porta all’anemia.

A differenza di quello che si pensa  “anemia” non significa carenza di ferro (spesso accumunata alla carenza di Vitamina B12) bensì di emoglobina, che contiene ferro, che molto spesso ne è la causa. 

Anemia: cause e sintomi

Chi soffre di questa patologia, ha l’organismo che non riesce a garantire maggiore ossigeno alle proprie cellule, perciò, anche a seconda del grado di carenza e soprattutto dal tipo di anemia, il corpo reagisce in modi differenti. Alcuni soggetti affetti da anemia lieve sono asintomatici. Altre persone manifestano i sintomi  solo durante gli sforzi fisici. E’ invece l’anemia più grave che provoca sintomi che si riconoscono anche a riposo, e generalmente sono sintomi tutti ricollegati alla stanchezza:

  • fiato corto
  • stanchezza e spossatezza
  • pallore
  • battiti cardiaci irregolari, tendenzialmente accellerati (perche il corpo cerca di compensare la carenza aumentando la meccanica del lavoro)
  • affanno
  • dolori al petto
  • vertigini
  • mal di testa
  • dispena da sforzo
  • predisposizioni alle infezioni
  • sincope

Le cause invece sono molteplici in quanto l’anemia stessa è scatenata da più fattori che noi tendenzialmente semplifichiamo in tre gruppi:

  • Perdita di sangue, quindi sanguinazione eccessiva, che è anche la causa più comune
  • Inadeguata produzione di globuli rossi
  • Eccessiva distribuzione di eritrociti circolanti

L’anemia potrebbe essere causata da un eccessivo sanguinamento, che si può verificare improvvisamente, come avviene nel caso di un trauma o nel corso di un intervento chirurgico. Solitamente la perdita di sangue è graduale ma ripetitiva, come quando si presenta il ciclo mestruale nelle donne. In questi casi si parla di emorragia cronica. Questa infatti provoca una forte calo di livelli di ferro nel corpo oltre che aggrava il reale stato dell’anemia.(Vedi anche la Macrocitosi in relazione allo sviluppo delle anemie)

L’anemia potrebbe anche essere causata da un difetto nella produzione di globuli rossi, questa produzione infatti, risulta essere inefficiente per il sostentamento del corpo. Inoltre per la produzione di globuli rossi è importante il contributo di moltissimi nutrienti: il ferro, la vitamina B12 e il folato (acido folico), anche di tracce di rame, eritropoietina (un ormone che va a stimolare la sintesi di globuli rossi).

Quindi la produzione necessita di questi elementi per considerarsi completa ed efficace nella creazione di globuli rossi sani, di contenuti, forma e numero.

Un’altra causa già citata è l’eccessiva distruzione di eritrociti sani. Viene infatti eliminato un ingente numero di globuli rossi, sani peraltro. Normalmente non è cosi visto e considerato che queste cellule hanno un ciclo di vita di circa 120 giorni. Al termine dei giorni, le cellule, anche chiamate “spazzine”,  del midollo osseo, della milza e del fegato vanno a riconoscere i globuli rossi invecchiati per poi  distruggerli. Nel caso in cui ci si ritrovi davanti a un emolisi, vale a dire morte prematura delle cellule sanguigne, il midollo osseo tenta di produrre più cellule, più velocememente, per compensare la perdita.

Capita però che questo non basta, perchè l’entità distruggente è maggiore rispetto al lavoro di produzione, perciò si verifica anemia emolitica. Questa non è l’unica causa scatenante, perché questa patologia può essere dovuta anche a malattie dei globuli rossi stessi, che tentano a autodistruggersi per un ”difetto di fabbrica” o genetico. (Vedi anche: Anisocitosi)

Volevo ricordarvi che alla base di tutto c’è anche la genetica; alcuni tipi di anemia infatti affondano le loro radici proprio negli elementi genetici. Molte mutazioni genetiche possono far diminuire la produzione di globuli rossi o anche causare problemi alle cellule del sangue, che in tal caso:

  • hanno una vita più breve del normale,
  • non sono efficienti quando si tratta di trasporto di ossigeno nei vari distretti corporei
  • non vengono proprio prodotti.

Tipo di anemia

Prima di andare a concludere con le varie osservazioni è bene conoscere, seppur in modo più generalizzato, tutti i vari tipi di anemia che attualmente si conoscono.

  • da carenza di ferro:

Anche chiamata anemia sideropenica.L’anemia da carenza di ferro è quel tipo più comune di anemia che noi conosciamo, anche perchè è anche il più frequente. Viene anche chiamata anemia sideropenica perchè teoricamente deriva dal latino sìderos = ferro e penìa = povertà, quindi appunto che riguarda la carenza di ossigeno.Si tratta di quella condizione fisiologica e patologica che vede la carenza di ferro nel sangue come una minaccia per la circolazione dell’ossigeno, che tra l’altro porta con se sintomi quali stanchezza e fiato corto.

  •  perniciosa: 

E’ una forma di anemia dovuta a un difetto di quantitativo di vitamina B12, tendenzialmente riguarda una sua carenza. Le viene attribuito questo nome perchè, tempo fa, quando ancora non si era capaci di gestirla, essa arrecava effetti nocivi all’individuo. Oggi, invece, oltre a essere estremamente rara è anche più facilmente trattabile. Diciamo che i soggetti più a rischio sono i vegetariani, visto e considerato che quel tipo di vitamina è molto presente nelle carni di animali.

  •  emolitica: 

Questo tipo di anemia è già stata trattata brevemente anche nei paragrafi precedenti. Diciamo che riguarda una serie di patologie del sangue che vanno a diminuire la vita di molti eritrociti. Questo è accompagnato dal fatto che, la conseguente produzione di nuove cellule sanguigne, risulta inefficace per gli organi deputati a tale azione. Perciò ci si ritrova senza globuli rossi vecchi e senza neanche quelli nuovi che vanno a compensare.

  •  falciforme:

Anche questa forma di anemia consta problemi di circolazione. L’anemia Falciforme infatti è caratterizzata dalla forma che contraddistingue i globuli rossi, dal nome stesso, a falce, a mezzaluna. Questa peculiarità va contro la solita forma anatomica di queste cellule, che gli conferisce anche la capacità elastica e deformabile. Il tipo di forma a mezzaluna, quindi una forma spigolosa, va ad ostacolare il normale flusso sanguigno e quindi si è più propensi a rischio ischemico, dovuto a una maggior probabilità di aggregazione di cellule.

I trattamenti

La cura dell’anemia, come avrete ben capito, dipende dal tipo di forma che si ha.

Per l’anemia da carenza di ferro, basterà integrare il minerale con la dieta quotidiana

Per l’anemia da carenza di vitamina B12 o anemia megaloblastica, anche qui basterà integrare la vitamina però in tal caso, attraverso iniezioni intramuscolo.

Per l’anemia sideropenica bisognerà fare ricorso alla somministrazione di sali ferrosi via orale, mentre nei casi in cui l’assorbimento per tale via risulterà inefficente si sostituirà con la via endovena.

Le trasfusioni di sangue sono riservate ai casi in cui l’anemia raggiunge il suo picco di gravità.