Cosa sono le Piastrine (o Trombociti)? Piastrine alte, basse nelle analisi del sangue: quando preoccuparsi? Un articolo dedicato all’argomento con i valori di riferimento e tutto ciò che c’è da sapere sulla questione.

Il sangue è un particolare tessuto connettivo, indispensabile per il corretto funzionamento del corpo. E’ costituito da una parte corpuscolata, comprendente globuli rossi, globuli bianchi e piastrine (trombociti) e una parte, che non staremo qui a argomentare, che è la parte liquida (plasma). Argomento principale, come avrete ben capito, del nostro articolo, sono appunto le piastrine, dette anche trombociti. Sono frammenti citoplasmatici, grandi circa 2-3 mm, di grosse cellule del midollo osseo: i megacariociti. Questa è una caratteristica propria di queste cellule, differentemente dalle altre due componenti del sangue quali globuli rossi e bianchi. (Vedi anche: Piastrinocrito nelle analisi del sangue)

I trombociti: cosa sono?

Le piastrine, o trombociti, sono frammenti di cellule del midollo osseo. Istologicamente parlando, contengono numerosi granuli composti da sostanze fondamentali per la coagulazione. Per questo motivo la loro funzione è fermare la perdita di sangue nelle ferite (emostasi), quindi di contribuire, insieme ad altri enzimi, alla corretta densità sanguigna e, di conseguenza, a un adeguato flusso del sangue. Sono presenti in circolo per il 70% e nella milza per il restante 30%. Hanno una sopravvivenza media di 10 giorni e ne contiamo all’incirca 300.000-350.000/mm³.

I megacariociti si andranno a frammentare dando origine alle piastrine stesse che, dopo essersi avvicinate alla sede dell’emorragia, andranno ad aggregarsi l’una con l’altra, aderendo in seguito alla parete vasale. Il processo va a costituire il conosciuto tappo piastrinico. Diciamo che questa è la prima fase del processo coagulativo che si occupa dell’arresto dell’emorragia e successivo ripristino della guarigione tissutale.

Piastrine: valori di riferimento

Avevamo già accennato quali fossero, all’incirca, i valori medi dei trombociti nel sangue. La conta piastrinica o PLT, indica il numero di piastrine per un volume unitario di sangue con valori compresi tra 150.000 -400.000 unità per microlitro di sangue (una goccia insomma). Al termine della loro emivita, quindi dopo 9-10 giorni, vengono fagocitate nel fegato e nella milza. Il loro numero, come in qualsiasi situazione fisiologica, tende a modificarsi a seconda della necessità che il corpo richiede. Solo eseguendo un semplice prelievo di sangue, si può avere un quadro più dettagliato. Attraverso un esame emocromocitometrico si possono valutare ulteriori parametri, sempre inerenti ai trombociti, stiamo parlando di MPV,  PDW e  PCT.

MPV

PDW

PCT

Piccolo appunto importante da precisare: i valori come qualsiasi valore in ambiente clinico,  varia in base a fattori fisiologici e non. Per quel che concerne la fisiologia valori di piastrine bassi si possono riscontrare durante la gravidanza, maggiormente durante la fase finale, dopo elevata assunzione di alcool, a differenza dell’aumento di piastrine che è dovuto a un intenso sforzo fisico o a soggiorni in ambienti con grande altitudine.

Piastrine Alte: cause

Parlando appunto di alterazioni di trombociti, il riscontro di piastrine alte nel sangue viene chiamato, piastrinosi o trombocitosi. Questa è una condizione che si presenta quando il soggetto si ritrova ad avere una conta piastrinica superiore a 450.000 mm³ di sangue. Il valore cambia nel caso in cui il soggetto è un bambino, infatti la conta sarà superiore a 700.000 mm³ di sangue. La trombocitosi può dipendere da diverse cause che si possono più semplicemente dividere in:

A loro volta, le cause della trombocitosi acuta sono da ricondurre a:

Le cause di piastrinosi cronica invece vengono ricollegate a:

Piastrine Basse: Sintomi

Ma quali sono i sintomi che ci danno modo di riconoscere eventuale patologie legate ai trombociti? Dal punto di vista sintomatologico, solitamente queste alterazioni risultano essere asintomatiche per gran parte dei pazienti. In altri casi però ci sono dei veri e propri segnali d’allarme:

Un problema di piastrinosi si riscontra in caso di gravidanza che, unito a emoglobina bassa, può comportare disturbi rilevanti, tra cui:

Leggi anche Globuli Bianchi bassi: cause e sintomi della Leucopenia

Piastrine basse: cause

La condizione secondo cui, si verifica un calo di piastrine importante si chiama piastrinopenia. Questa situazione ha valori di riferimento inferiori a 150.000 per microlitro di sangue. Anche in questo caso, le cause di piastrinopenia sono davvero molte, e vanno perciò suddivise in cinque grandi gruppi:

Tra le altre cause ricordiamo:

Piastrine basse: sintomi

Anche in questo caso la sintomatologia non è chiaramente visibile se non attraverso un elemento che è l’emorragia, che potrà dare origine a:

Come si sa già, una carenza si sangue porta con se sintomi come:

Piastrine Alte o Basse: quando preoccuparsi? I Rimedi

Ecco cosa vi domanderete: cosa prevede il trattamento nel caso in cui riscontri una delle precedenti patologie? Per ‘alzare’ i livelli di piastrine non esistono alimenti capaci di farlo. Il modo migliore per risolvere il problema è capire la fonte che ha causato una loro carenza, rivolgendosi quindi al medico curante e effettuando gli esami ematici in modo costante e controllato. Esistono pero dei casi in cui la situazione è risolvibile semplicemente eliminando, ad esempio, un farmaco individuato dal medico, mentre in altri casi ciò non è possibile perché dovuto a patologie strettamente collegate alle piastrine.

Se la trombocitosi è secondaria, la cura è rivolta alla causa che l’ha determinata; se è primaria, si può intervenire con terapie che agiscono a livello del midollo, inibendo la proliferazione. Se le piastrine alte superano il milione per millimetro cubo di sangue, si sottopone il paziente a una terapia antiaggregante piastrinica con l’assunzione, dunque, di cardioaspirina o eparina, in modo da migliorare la coagulazione sanguigna.

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