L’ematologia è quel ramo della medicina, e in particolare della medicina interna che si pone come oggetto di studio il sangue (dallo stesso nome greco “heme” che significa sangue), sia della sua componente microscopica, quindi della sua fisiologia, che delle malattie che possono colpire l’apparato cardiocircolatorio. L’ematologia mette in esame anche tutti gli organi che fanno parte del sistema emopoietico. Il medico che si specializza in questo settore prende il nome di ematologo, vale a dire dei veri e propri competenti che si formano per diagnosticare, riconoscere e trattare le diverse patologie che colpiscono l’apparato circolatorio e i suoi organi annessi. (Vedi anche cos’è l’emoglobina glicata)
Ematologia: Chi è l’ematologo?
L’ematologo, quindi, è quel medico specialista, professionista sanitario che si occupa di tutti quei disturbi che coinvolgono il sangue, tutte le sue componenti e tutti gli organi emopoietici. Il sistema in questione viene chiamato emo-linfopoietico perché comprende diversi tessuti e organi come i linfonodi, la milza, il fegato e il midollo osseo. Tutti i disturbi che hanno a che vedere con questi organi, ad eccezione di alcuni casi, hanno il più delle volte ripercussioni sul sangue, motivo per cui vengono individuate con l’analisi del sangue di routine, in laboratorio. Il ruolo dell’ematologo perciò con gli anni si è evoluto; la sua specializzazione gli permette di trattare, oltre che il sangue e i suoi elementi, anche gli organi strettamente collegati a esso.
Sangue e organi emopoietici
Per poter capire il mestiere dell’ematologo è importante conoscere l’anatomia degli elementi presi da lui in esame. Il sangue è un tessuto liquido perché è caratterizzato da una componente liquida, che è il plasma (dove vengono disciolte tutte quelle sostanze fondamentali per lo svolgimento delle varie funzioni dell’organismo fra cui: proteine, vitamine, acqua e sostanze nutritive), e una parte corpuscolata caratterizzata da:
- globuli rossi (che hanno l’importante compito di trasportare l’ossigeno in tutti i distretti corporei)
- globuli bianchi (che si organizzano per combattere le infezioni e far fronte agli agenti patogeni)
- piastrine (importanti per costituire il famoso tappo emostatico che risolve le emorragie e le ferite)
Per quanto riguarda invece gli organi emopoietici, riconosciamo: il midollo osseo, che è impegnato nella produzione dei globuli rossi e dei globuli piaci, in particolare granulociti e monociti, la milza, il timo, i linfonodi invece sono deputati a una classe di globuli bianchi: i linfociti.
Competenze ematologo
Partendo dal presupposto che l’ematologia si divide in due branche, ovvero la cosiddetta oncologica (o Onco-ematologia) e quella non oncologica. Nell’ematologia oncologica si possono ritrovare diverse patologie e malattie come:
- leucemia: è un tumore delle cellule del sangue causato da una proliferazione incontrollata delle cellule staminali che risiedono nel midollo osseo. Ne esistono di diverse forme: acute, croniche, linfatiche, mieloide (linfoblastica acuta, mieloide acuta, linfatica cronica, mieloide cronica)
- linfomi: sono tumori causati dalla proliferazione incontrollata di un particolare tipo di globulo bianco: il linfocita, cioè la cellula preposta alla difesa del nostro organismo. Si classificano in linfomi di Hodgkin e linfomi di non Hodgkin.
- mieloma: è una tipologia di tumore maligno del sangue dovuto a una proliferazione incontrollata di un singolo clone di plasmacellule, ovvero quelle cellule che producono anticorpi
- neoplasie mieloriproduttive croniche
Tutti sono tipologie di tumori che colpiscono le cellule, prodotte nel midollo osseo, che matureranno poi nelle cellule del sangue che noi conosciamo: gli eritrociti. Possono però anche intaccare i globuli bianchi circolanti nel sangue, presenti nei linfonodi. Le ripercussioni sul sangue sono notevoli, tanto da essere rilevate delle alterazioni anche tramite semplici analisi del sangue. L’ematologia non oncologica, invece, si occupa dei comuni disturbi dei globuli rossi, come le anemie, emoglobinopatie come ad esempio la talassemia (che fa parte della famiglie delle anemie emolitiche ereditarie microcitiche caratterizzate da un difetto nella sintesi dell’emoglobina) o problemi alle componenti del sangue che si occupano di prevenire e trattare le emorragie, vale a dire disturbi a carico di piastrine e fattori della coagulazione, già presenti nel plasma.
Perciò, per diventare ematologi, bisogna seguire una formazione post-universitaria di 5 anni che si può considerare completa solo dopo l’esperienza lavorativa e l’addestramento in ematologia. Solo a seguito di ciò le competenze dell’ematologo saranno diagnosticare, trattare, curare e anche prevenire le malattie e i disturbi che riguardano l’apparato emo-linfatico quali:
- Anemia di carenza di ferro ed altri tipi di anemie
- Policitemia o produzione in eccesso dei globuli rossi
- Le sindromi mielodisplastiche
- Trasfusione di sangue
- Trapianto della cellula staminale del midollo osseo
Visita ematologica
La visita ematologica è il primo passo verso una corretta prevenzione contro le patologie che interessano il sangue, oltre che indispensabile per iniziare un trattamento e una cura adatta contro questi disturbi, fra cui fanno parte anche i diversi tumore. È assolutamente una visita indolore che dura circa 30 minuti, durante i quali l’ematologo, insieme al team di ematologia provvede a raccogliere il maggior numero di informazioni che riguardano lo stile di vita dell’assistito e la sua storia clinica. Si occuperà la stessa equipe a raccogliere e visualizzare tutti gli esami del sangue o gli esami radiologici (RX, TAC, Ecografie ecc.). Gli step successivi prevedono la palpazione dell’addome, l’auscultazione del cuore e dei polmoni; si andrà a ricercare eventuali linfonodi ingrossati oltre quelli superficiali al livello del collo, ascelle ed inguine. Solo a fine visita il medico consiglierà e prescriverà il trattamento e gli accorgimenti che l’assistito deve seguire per poter rimediare al suo problema. (Vedi anche: Trasfusione di sangue)
Quando contattarlo?
È bene contattare il medico ematologo nel caso di:
- alterazioni dell’emocromo, che può riscontrare ad esempio globuli rossi alti (policitemia) o bassi (anemia), in caso di globuli bianchi alti (leucocitosi) o bassi (leucopenia), ed in caso di piastrine basse (piastrinopenia) o alte (piastrinosi)
- alterazioni dei fattori della coagulazione
- esami di laboratorio sospetti per patologie ematologiche, come alterazioni dell’elettroforesi proteica
- ingrossamento di linfonodi o aumento di volume della milza
- alterazioni cliniche, di laboratorio o negli esami radiologici che facciano sospettare qualcosa di ematologico al tuo medico curante
[domande_e_risposte]
{“domanda”: “Quali sono le malattie ematologiche?”, “Le malattie ematologiche sono tutte quei disturbi che interessano il sangue circolante che mantiene la vita trasportando ossigeno e sostanze nutrienti, Alcune malattie ematologiche come le anemie e le trombosi sono frequenti, mentre leucemie e linfomi sono molto più rari”},
{“domanda”: “Cosa è l’ematologo?”, “risposta”: “L’ematologo è esperto nella diagnosi, nel trattamento e nella prevenzione delle leucemie, dei linfomi, delle anemie o delle emofilie e altre patologie che interessano non soltanto il sangue ma anche gli organi emopoietici (fegato, milza, timo ecc…)”},
{“domanda”: “Cosa significa ematologia in medicina?”, “risposta”: “L’ematologia è una branca della medicina interna che si occupa del sangue e degli organi che compongono il sistema emopoietico mentre l’ematologo studia le cause, la diagnosi, il trattamento, la prognosi e la prevenzione delle malattie del sangue. Il termine deriva dal greco heme che significa appunto sangue “},
{“domanda”: “Che differenza c’è fra linfoma e leucemia?”, “risposta”: “In particolar modo, Leucemia e linfoma sono entrambe forme di cancro che colpiscono il sangue. La differenza principale tra queste malattie è che la leucemia colpisce il sangue e il midollo osseo, mentre i linfomi tendono a colpire i linfonodi.”},
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